È stato approvato dal consiglio dei Ministri il decreto Ristori quater. Si tratta di un nuovo provvedimento a sostegno dei lavoratori precari dei settori maggiormente penalizzati dalla nuova ondata di contagi da coronavirus, che beneficeranno di un’indennità elargita sotto forma di bonus da 1000 euro. Presenti nel nuovo decreto anche misure a favore di piccole imprese e professionisti, per i quali è prevista una proroga per il versamento del secondo acconto Irpef, Ires e Irap.
Decreto Ristori quater: a chi spetta il Bonus di Natale
Stanziati 700 milioni per il bonus di Natale per i lavoratori precari.
Si tratta, in particolare, di un bonus da 1000 euro per i lavoratori stagionali, autonomi privi di partita Iva e intermittenti, del settore del turismo, dello spettacolo e delle terme. La misura economica scende a 800 euro per i co.co.co. che operano nei vari ambiti del settore sportivo e in particolare in associazioni riconosciute dal Coni e dal Comitato Paralimpico e che, a causa dell’emergenza coronavirus, hanno dovuto sospendere o ridurre la propria attività lavorativa. Quest’ultima indennità è erogata dalla società Sport e Salute S.p.A. Inoltre, con il nuovo Decreto Ristori quater rientrano nella classificazione delle attività economiche beneficiarie anche gli agenti di commercio, esclusi dai precedenti ristori a fondo perduto.
Le nuove indennità economiche, come previsto anche dagli altri decreti, non potrà essere percepita da chi è titolare di pensione, ha un altro lavoro o prende la Naspi. Ai lavoratori già beneficiari delle indennità dei precedenti decreti, il nuovo bonus di dicembre sarà erogato automaticamente senza altra domanda. I lavoratori che si trovano, invece, per la prima volta nella possibilità di accedere alla misura, dovranno presentare domanda online.
Proroga acconto Irpef, Ires e Irap
Nel nuovo decreto Ristori quater sono presenti, inoltre, anche agevolazioni per le piccole e medie imprese e professionisti che hanno fatto registrare netto calo delle proprie entrate. In particolare, il ministro dell'economia Roberto Gualtieri fa riferimento a quelle imprese che hanno raggiunto un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che nel primo semestre 2020 hanno registrato un calo del 33% rispetto a allo stesso periodo del 2019.
Per queste aziende sarà prevista, come si legge nel nuovo decreto, la sospensione del secondo acconto Irap, Irpef e Ires che viene rinviato al 30 aprile 2021 e la sospensione dell’Iva, dei versamenti di ritenute e dei contributi previdenziali del mese di dicembre. La proroga viene applicata, al di là del volume di fatturato e relative perdite, anche alle attività che hanno dovuto adeguarsi alle misure restrittive del Dpcm del 3 novembre e a tutte quelle che hanno i loro esercizi commerciali nelle zone interessate da restrizioni di apertura o da totale chiusura, come le attività di ristorazione, gli alberghi e i tour operator.