Nuovo decreto ristori: un capitolo da scrivere e per il quale c'è tanta attesa da parte di chi confida di poter ottenere un nuovo aiuto concreto. Secondo, però, quelli che iniziano ad essere i temi anticipati si fa strada l'ipotesi di un cambio di direzione rispetto alla definizione della platea. Si va verso un percorso in cui si dovrebbe tenere conto del fatturato, ma potrebbero esserci novità relativi al range di tempo da considerare.
Ma questo non è l'unico aspetto da tenere a mente. L'altra incognita è relativa ai tempi: un nuovo sistema di individuazione della platea potrebbe dilatare i tempi.
Nuovo decreto ristori: il 2021 si apre con il dibattito sulla definizione della platea
Il primo passo, come accade per decreti di questo tipo, sarà quello di andare ad individuare la platea degli aventi diritto. C'è, al momento, una certa tendenza a valutare l'ipotesi di andare a ristorare tutte quelle attività che avranno perso almeno il 33% del fatturato nel secondo semestre del 2020.
Si tratta, ovviamente, di una proposta che non può essere considerata definitiva e che desta perplessità rispetto all'ipotesi che possa in qualche modo penalizzare quanti operano in un settore dove il business ha un sensibile incremento in specifici periodi dell'anno.
Ristori: c'è il rischio di un'attesa più lunga
Non è da escludere che, perciò, alla fine si possa mettere in campo una strategia che, attraverso precisi paletti, possa individuare le imprese da ristorare attraverso delle valutazioni fissate su soglie annuali.
Secondo quelle che sono le indiscrezioni, l'individuazione di tutte quelle attività che saranno destinate ai nuovi contributi non dovrebbe dipendere dai codici Ateco, sulla base del fatto che oltre a quelle imprese interessate direttamente dalle chiusure anti-Covid, ve ne sono altre che devono fare i conti con fatturato calato senza fare parte del novero di quelli che hanno dovuto interrompere la loro attività.
Nella cerchia dovrebbero rientrare anche i professionisti. Occorre comunque precisare che i calcoli dovranno anche fare i conti con le coperture. L'altro punto da cui potrebbero derivare criticità sono i tempi. La necessità di tarare un nuovo sistema di individuazione degli aventi diritto ai ristori rischia di obbligare i fruitori a inviare nuovi dati e questo potrebbe determinare un allungamento dei tempi.