Pasqua 2025 rischia di essere più costosa del previsto per le famiglie italiane. Sebbene l’inflazione sia rimasta sotto controllo nel corso dell’ultimo anno, continuando a oscillare su livelli relativamente sostenuti, alcuni prodotti alimentari stanno registrando rincari significativi. In particolare, si osservano tensioni nei prezzi di beni più richiesti nel periodo pasquale come burro, caffè, uova e cioccolato, per i quali si segnalano aumenti anche superiori alla doppia cifra percentuale.
I dati aggiornati al mese di marzo indicano un’inflazione in crescita, vicina al 2%.
Un valore che, in condizioni normali, sarebbe considerato fisiologico. Tuttavia, il contesto economico attuale, segnato da una crescita insufficiente, rende difficile giustificare questi aumenti, che risultano trainati in gran parte dai rincari nel settore energetico e nel comparto alimentare.
Gli aumenti di prezzo per ciascun bene
Secondo le rilevazioni di Assoutenti, nelle ultime settimane i listini di numerosi prodotti di uso comune hanno subito impennate, in particolare quelli legati alle tavole delle festività. Il burro e il caffè, ad esempio, hanno registrato un aumento del 19,5%, seguiti dal cacao con il 14,1% e dal cioccolato che segna un +9,6%. Aumenti sopra la media anche per le bevande analcoliche, gli agrumi, i pomodori, le uova, la carne bovina e i formaggi (oscillanti fra il +4 e il +8%).
Tutti questi rincari risultano superiori non solo al tasso generale dell’inflazione, attestato intorno al 2%, ma anche alla media del settore alimentare, che si ferma al 3,3%.
Alla luce di questi numeri, è facile prevedere che i pranzi pasquali del 2025 peseranno di più sul portafoglio rispetto a quelli dell’anno precedente.
Il commento dell'Associazione per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori
Dopo la diffusione di questi dati, arriva anche il commento di un'altra associazione dei consumatori, come Adoc nazionale: "Questo incremento, che si somma al quadro già preoccupante delineato nei mesi scorsi, rischia di rendere ancora più difficile affrontare le spese legate alle imminenti festività.
(...) È scandaloso assistere a incrementi di prezzo dei prodotti simbolo della tradizione pasquale, diventati per molti un lusso. Tutto ciò si scarica pesantemente sui consumatori che fanno i salti mortali per far quadrare i conti pur di non far mancare in tavola i piatti della tradizione e le uova di cioccolato per i più piccoli".
"Ci chiediamo se dietro questi aumenti non si nascondano manovre speculative inaccettabili. È fondamentale da parte del Governo un’azione risoluta mirata a calmierare i prezzi, proteggere il potere d'acquisto delle famiglie e smascherare eventuali speculazioni", conclude la nota dell'Associazione per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori.