Non accenna ad esaurirsi il clima di agitazione e fermento creatosi nelle ultime settimane attorno all'Universo della Scuola: il capo dipartimento per l’Istruzione del Miur Luciano Chiappetta ha infatti illustrato il piano di immissioni in ruolo per il 2014, un programma che prevede l’inserimento di 32.500 figure già dal mese di settembre. Stando alle intenzioni del MIUR - che al riguardo tenterà di convincere MEF e Funzione Pubblica -, contestualmente alle immissioni in ruolo per il 2014 scatterà il piano di assunzioni triennale, ‘altri 14mila posti vacanti per gli insegnamenti più 4500 per gli ATA’ ha chiosato Chiappetta.

Ad agitare ancor di più le già tormentate acque di Scuola e MIUR l’ennesimo richiamo dell’UE, che per bocca dell’avvocato Maciej Szpunar ha invitato l’Italia a rimodulare la normativa di riferimento sull’assunzione dei precari.

Scuola, MIUR e immissioni in ruolo 2014: i numeri del ministero e il piano triennale



Come accennato in apertura, il dirigente del MIUR Luciano Chiappetta ha fornito i dati ufficiali relativi al piano di immissioni in ruolo 2014: 15mila docenti per garantire il turn over, 13mila per il sostegno, 4.500 per il personale ATA. Totale 32.500 nuove immissioni operative già da settembre, il tutto previo placet che dovrà giungere da MEF e Funzione pubblica. ‘Le immissioni in ruolo 2014, ha assicurato Chiappetta nel corso di un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, si baseranno sul criterio introdotto ormai 15 anni fa’: i 28.500 docenti saranno scelti per il 50% dalle graduatorie ad esaurimento e per il restante 50 dai concorsi, in primis quello bandito nel 2012 dall’ex ministro Profumo. Restano ancora in attesa i famosi 8mila vincitori non ancora assunti, molti dei quali sperano di essere interessati ‘dall’infornata di settembre’. Al computo totale bisogna poi aggiungere altri 4mila posti che potrebbero liberarsi qualora il caso dei Quota 96 venisse risolto nel breve: si tratterebbe di un ulteriore importante bacino di riferimento, l’auspicio chiaramente è che la loro vertenza si risolva al più presto.



Il piano di immissioni in ruolo 2014 nella Scuola stilato dal Ministero è però ancora più ambizioso: il MIUR vorrebbe infatti attuare il piano triennale previsto dal decreto Carrozza, altri 14mila posti cui però ‘il ministero dell'Economia sottrae i circa 6mila soprannumerari non riassorbibili perché titolari di classi di concorso desuete o comunque superate dalla riforma degli ordinamenti’ ha dichiarato Chiappetta. Insomma, il piano Scuola per la immissioni in ruolo 2014 il MIUR lo ha già stilato, adesso toccherà superare le eventuali rimostranze di MEF e Funzione Pubblica per dargli concreta attuazione.

Scuola, MIUR e immissioni in ruolo 2014: l’Ue in pressing  



E mentre il MIUR ufficializza il piano di immissioni in ruolo 2014 nella Scuola arriva l’ennesimo richiamo dell’UE, con l’avvocato Maciej Szpunar della Corte di Giustizia Europea ad aver analizzato la normativa nazionale riferita all’assunzione dei docenti precari. Al riguardo esiste un accordo quadro internazionale che però il nostro Stato starebbe violando. ‘L’accordo quadro è volto a prevenire gli abusi derivanti dall’utilizzo di una successione di contratti o di rapporti di lavoro a tempo determinato, i quali possono essere giustificabili solo da circostanze precise e concrete che caratterizzano una determinata attività o dalla necessità di sostituire altri dipendenti che si trovano momentaneamente nell’impossibilità di svolgere le loro funzioni’, ha dichiarato l’avvocato Maciej Szpunar. ‘La legge italiana, ha proseguito il portavoce della Corte di Giustizia Europea, non presenta misure sufficienti né a prevenire né a sanzionare il ricorso abusivo alla successione di contratti a tempo determinato’.



Tradotto, i precari vanno trattati diversamente e assunti senza ricorrere sistematicamente e in modo permanente al contratto di lavoro a tempo determinato. Il monito lanciato dall’UE arriva tra l’altro in un momento molto delicato per il precariato della Scuola, a rischio sparizione dopo che il sottosegretario del MIUR Reggi ha confermato la volontà di cancellare le graduatorie di istituto: stando al piano Scuola di Reggi, le supplenze brevi verranno affidate ai docenti di ruolo, chiamati a svolgerle a titolo totalmente gratuito.