Nella Riforma Pensioni 2014 il compito del premier Renzi sarà anche quello di dare risposte concrete alle migliaia di donne che hanno visto sfumare per un cavillo Inps l'opzione donna. Il 22 luglio scorso Daniella Maroni, dirigente del Comune di Ravenna, ha aperto una pagina "Comitato Opzione Donna" che consente alle donne di dire la loro sulla pensione anticipata con metodo contributivo e sull'importanza che venga fatta al più presto una proroga.

Riforma pensioni 2014: opzione donna requisiti richiesti e tempi utili

L'opzione donna, per chi ancora non ne fosse al corrente, consente alle donne, grazie alla legge 243 del 2004, di poter andare in pensione anticipatamente.

In particolare le donne che hanno maturato 35 anni di contributi versati possono andare in pensione a 57 anni e 3 mesi se lavoratrici dipendenti e a 58 anni e 3 mesi se autonome. Il calcolo dell'assegno pensionistico verrà effettuato col metodo contributivo facendo così perdere il 25 -30% sull'importo finale. Nonostante il pegno da pagare moltissime donne hanno optato per uscire anticipatamente dal mercato del lavoro, e negli ultimi mesi è stato un vero è proprio boom di richieste. A fine agosto 2014, stando ai dati riportati da Il Sole 24 Ore, le donne che hanno fatto richiesta per usufruire di questa possibilità nel corso dell'anno sono state 7.332.

Ma quanto tempo resta se il Governo Renzi nella Riforma Pensioni 2014 non cambierà i termini sanciti dalla successiva circolare Inps (n° 35 del 2012)?

Per le lavoratrici autonome il termine per presentare la richiesta è già scaduto il 31 maggio 2014 mentre le lavoratrici dipendenti vi sarà tempo fino al 30 novembre 2014. Il dibattito sull'opzione donna è tornato vivo in Parlamento grazie alla deputata Luisa Gnecchi del Partito Democratico che ha esortato il Governo a concedere una proroga, visti anche i risparmi che lo Stato ne trarrebbe nel lungo periodo.

Si confida dunque che molte donne possano tornare a sperare in quello che ora sembra un sogno mancato.

Opzione donna Inps: Il ruolo della donna oggi e l'importanza della pensione anticipata

Che ruolo hanno le donne oggi e perché tutti trarrebbero vantaggi dal loro pensionamento anticipato? Ripotiamo le parole di Daniella Maroni, fondatrice della pagina Comitato Opzione Donna: "le donne servono da ammortizzatore sociale.

Molte hanno i genitori anziani a carico, altre devono seguire i nipotini. Poter scegliere di restare a casa prima, rinunciando a una parte dei soldi, è un'opzione fondamentale che ora vediamo sparire davanti ai nostri occhi. Non solo. L'opzione donna consente allo Stato di risparmiare circa mille milioni di euro, riuscendo magari a garantire le pensioni, un giorno, per i nostri figli. Terzo, libera posti nel settore pubblico e privato, assicurando così il ricambio generazionale" Riuscirà Renzi nella Riforma pensioni 2014 a tener conto di queste parole?