Non accenna ad esaurirsi il dibattito in tema di riforma pensioni 2014 e previdenza: il governo Renzi è alle prese con una delle manovre più complesse del proprio mandato, con numerose vertenze ancora lontane da una soluzione definitiva. Le ultime notizie in tema di precoci e Quota 96 paiono comunque contrastanti, con possibili nuovi spiragli per i primi ed importanti ammissioni di responsabilità per i secondi: partendo dal caso dei lavoratori precoci bisogna in particolare sottolineare le dichiarazioni del sottosegretario del MEF Baretta e del ministro Poletti, concordi nel sottolineare la necessità di dar vita ad una manovra di riassetto della pensione anticipata da doversi ratificare comunque a costo zero.

Iter di riforma delle Pensioni 2014 invece bloccato per i Quota 96: nella giornata di ieri una delegazione degli esodati della Scuola è riuscita ad avvicinare Renzi e Poletti ottenendo importanti ammissioni di colpa in merito alla vicenda che portò allo stralcio dell’emendamento presentato alla riforma della PA. Nel complesso l’iter di riforma delle pensioni 2014 si fa più controverso: il dibattito è sempre più ampio ma la Legge di Stabilità non è poi così lontana: urge dunque mettere insieme le idee e stilare un piano di riforma condiviso e ben articolato.

Riforma pensioni 2014 Renzi, ultime notizie precoci: Poletti, MEF e ponte o prestito INPS

Come abbiamo avuto modo di sottolineare anche nel corso di precedenti contributi, il caso dei lavoratori precoci stenta a trovare posto all’interno della riforma delle pensioni 2014 di Renzi: alcune novità potrebbero però interessare indirettamente la categoria, su tutte le ipotesi di introduzione di un ponte o prestito INPS. A puntare forte su questa idea è in particolare il ministro Poletti, che vorrebbe una riforma delle pensioni 2014 incentrata sul ricorso a flessibilità e pensione anticipata che risulti in grado di concedere ai lavoratori maggiori margini di scelta su quando abbandonare l’impiego; la linea di fondo scelta da Poletti sembra poter fare al caso dei lavoratori precoci, categoria al momento ‘vittima’ dei requisiti di accesso al pensionamento stabiliti dalla riforma Fornero (su tutti la fissazione dell’età pensionabile a quota 67 anni). L’ipotesi di concedere un prestito pagato dall’INPS a chi decida di abbandonare in anticipo l’impiego mette d’accordo numerosi esponenti del governo, non solo Poletti ma anche il sottosegretario del MEF Baretta, per il quale sarà di fondamentale importanza insistere sul ricorso alla flessibilità. L’auspicio per il futuro è che il governo Renzi colga comunque la specificità del caso dei lavoratori precoci studiando soluzione ad hoc e non semplici correttivi dalla portata generalizzata. Una buona parte della riforma delle pensioni 2014 arriverà con la Legge di Stabilità di autunno, non bisogna dunque attendere molto prima di sapere se il governo Renzi compirà quest’ulteriore passo.

Riforma pensioni 2014 Renzi, ultime notizie Quota 96: Poletti ammette, ‘Una vergogna lo stralcio dell’emendamento’

Per quanto riguarda il caso dei Quota 96 una riforma delle pensioni 2014 che risulti risolutiva è purtroppo lontana: le ultime vicende parlano chiaro e consegnano un quadro preciso, con Renzi che ha continuato ad ignorare la categoria anche a margine della presentazione del pacchetto ‘La Buona Scuola’. Lo stesso Renzi, insieme a Poletti e ad altri membri dell’Esecutivo, nella giornata di ieri è intervenuto alla chiusura della Festa dell’Unità di Bologna, e nell’occasione è stato raggiunto da una delegazione di Quota 96: il Premier non ha rilasciato nessun commento ignorando per l’ennesima volta la categoria, laddove invece il ministro Poletti ha etichettato come ‘vergognoso’ lo stralcio dell’emendamento che era stato presentato alla riforma della PA. Per i Quota 96 al momento restano le sole opzioni costituite dai ricorsi a Corte Costituzionale e Corte di Giustizia Europea: continuate a seguirci, vi terremo aggiornati.