Le discussioni intorno al comprato pensionistico e previdenziale proseguono senza sosta, se da un lato l'opinione pubblica attende fiduciosa il sì della Corte Costituzionale che permetterebbe di dare il via al referendum abrogativo della legge Fornero proposto da Salvini, dall'altro il Governo "s'ingegna" per cercare soluzioni che permettano il mantenimento della famigerata Riforma. Se è vero che i lavoratori vorrebbero disfarsene, come è ormai chiaro dai commenti lasciati dai nostri lettori, qui ne riportiamo solo alcuni:

Luigi C dice " sì Abolizione della riforma Fornero, anche perché se non verrà cancellata comunque rimarrà qualche categoria fuori".

Antonello e Fulvia non hanno dubbi "via tutte le soluzioni penalizzanti... abbasso riforma Fornero", dice il primo, "80 miliardi fino al 2021... ma per favore... potrebbero trovarne molti di più eliminando sprechi e rivedendo la spesa pubblica... 8000 ministeri inutili che ci costano milioni di euro al mese... sarebbe un buon inizio".

Per lo Stato, invece, vorrebbe dire dover rinunciare agli 80 mld di euro già messi a bilancio fino al 2021, ecco allora che l'esecutivo Renzi pare stia lavorando su possibili interventi in materia previdenziale che avrebbero lo scopo di modificare in modo concreto la Riforma Pensioni Fornero, ormai vigente da quasi 3 anni e scongiurarne l'eliminazione. Le proposte su cui si vocifera sono solo un buon auspicio per il 2015 o si tramuteranno in possibilità concrete?

Le misure ipotizzate, effettivamente, andrebbero nella direzione di concedere una maggiore flessibilità in uscita ai lavoratori prossimi alla pensione, questo permetterebbe loro di ritirarsi con qualche anno di anticipo rispetto agli attuali limiti anagrafici richiesti per legge.

Abolizione Riforma Fornero o misure imminenti su pensione anticipata da parte del Governo Renzi?

Tra le possibili soluzioni al vaglio del Governo, stando al Ministro Poletti, pare vi siano diversi ipotesi che potrebbero trovare accoglimento nella Riforma Pensioni 2015, tra queste permane anche la Mini pensione con prestito Inps. La misura, se attuata dal Governo Renzi, consentirebbe una sorta di ponte previdenziale per i lavoratori a cui manchino al più tre anni al prepensionamento.

Questi potrebbero, infatti, ottenere da subito un assegno pensionistico di importo minore, da qui il termine Mini Pensione, pari a circa 600-700 euro contraendo un prestito con l'Inps. Prestito che andrebbe poi reso, senza interessi attraverso decurtazioni mensili sull'assegno finale, una volta maturati i requisiti richiesti dall'attuale riforma Fornero.

Oltre alla Mini pensione sarebbero al vaglio dell'esecutivo Renzi altre tre possibili soluzioni:

  1. Si potrebbe accedere alla pensione anticipata percependo una pensione più bassa,
  2. Oppure accedere alla pensione anticipata subendo delle penalizzazioni, forse potrebbe essere approvata l'idea di Damiano di pensione a 62 anni con 35 di contributi,
  3. O ancora si potrebbe accedere alla pensione anticipata avendo però un assegno calcolato interamente col sistema contributivo.

Potrebbero davvero queste soluzioni scongiurare il referendum abrogativo o se arrivasse il sì della Corte Costituzionale gli italiani voterebbero comunque in massa per la sua cancellazione?