Torniamo ad approfondire il tema delle Pensioni aggiornando i nostri lettori su due casi particolari, ovvero i Quota 96 della scuola e le lavoratrici che desiderano ottenere il pensionamento anticipato tramite l'esercizio dell'opzione donne nel 2015. Partendo dai primi, come saprete si tratta di insegnanti e personale ATA che dovevano ottenere la quiescenza nel 2011 con la famosa quota 96 (35 anni di versamenti e 61 anni di età, oppure 36 anni di contribuzione e 60 anni di età). Riguardo tale posizione, negli ultimi giorni si sono registrate diverse novità: la prima riguarda la richiesta di un intervento sanatorio, inoltrata da parte del sindacato Cgil al Governo Renzi, attraverso una nota focalizzata sul delicato tema della riforma previdenziale.

In relazione ai Quota 96, il sindacato torna a sottolineare che "è necessaria una doverosa soluzione". La seconda notizia riguarda invece la decisione del Miur, che sembra però andare nella direzione opposta, avendo dichiarato di voler ricorrere in appello contro la decisione del Giudice di Salerno risalente allo scorso novembre, che prevede di permettere a 42 insegnanti Q96 l'accesso al pensionamento secondo i vecchi criteri. A tal riguardo, i lavoratori interessati restano ancora una volta con il fiato sospeso, visto che la nuova sentenza non arriverà prima del prossimo aprile.

Lavoratrici con opzione donne e pensionamento anticipato: soluzione parlamentare o class action?

Anche per le lavoratrici che desiderano ottenere la quiescenza anticipata con l'opzione donne il momento sembra essere decisivo: in Parlamento è stato, infatti, depositato da Sel un apposito emendamento al decreto Milleproroghe, con il quale si chiede di estendere questa possibilità di pensionamento non solo al 2015, ma anche per tutto il 2016.

Sul possibile esito non è possibile effettuare delle previsioni, ma sembra esserci una volontà politica condivisa nel cercare di far passare la misura, anche perché quest'ultima prevede il ricalcolo contributivo dell'assegno staccato in favore dei pensionanti (con benefici di lungo termine per l'Inps). Ma le lavoratrici restano comunque pronte allo scenario peggiore, visto che i comitati opzione donne si stanno organizzando per presentare una class action presso il Tar del Lazio.

Come da nostra abitudine, restiamo a disposizione per condividere le vostre opinioni sulle vicende riportate tramite l'inserimento di un commento sul sito, mentre per restare aggiornati sulle nuove vicende previdenziali vi ricordiamo di cliccare sul comodo tasto "segui" che trovate in alto, sopra al titolo dell'articolo.