"Oggi è il giorno atteso da anni", ha scritto su Facebook il premier e segretario del Pd Matteo Renzi oggi (venerdì 20 febbraio) riferendosi alla riforma del lavoro (Jobs act) che prosegue il suo iter attuativo con un terzo decreto legislativo che sarà presentato in consiglio dei ministri dopo i primi due decreti sul contratto a tutele crescenti e i nuovi ammortizzatori sociali che stanno spaccando la maggioranza e il Partito democratico.

Riforma del lavoro, Renzi su Fb: 'Oggi il giorno atteso da anni'

"Il ‪‎JobsAct - ha postato il presidente del consiglio sul social network - rottama i cococo cocopro vari e scrosta le rendite di posizione dei soliti noti".

Infine Renzi ha "firmato" il suo post di su Fb con l'hashtag che è ormai diventato il suo slogan social: #‎lavoltabuona. Di diverso avviso i sindacati, in particolare la Cgil di Susanna Camusso, che non si fida del Governo Renzi, boccia il Jobs act, sollecita modifiche alla legge Fornero sulle pensioni e annuncia nuove mobilitazioni nel solco del percorso tracciato con lo sciopero generale indetto il 12 dicembre scorso assieme alla Uil di Carmelo Barbagallo ancora oggi pronta a scendere in piazza se non dovessero arrivare novità su tipologie di contratti per quanto riguarda il Jobs act e pensione anticipata per quanto riguarda la riforma del sistema previdenziale.

Jobs act, Landini: 'Sbagliate le scelte del Governo Renzi sul lavoro'

"Credo che oggi - ha dichiarato il segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini parlando della riforma del lavoro a margine dell'assemblea regionale della categoria che si sta svolgendo a Padova - si confermeranno quelle scelte sbagliate che rendono possibili e più facili i licenziamenti e che non cancellano la precarietà.

Non siamo in presenza dell'estensione degli ammortizzatori sociali per tutti ma - ha detto Landini - siamo in presenza di una riforma che non migliora le condizioni di chi ha bisogno di lavorare. Siamo dentro ad una logica che pensa - ha proseguito il leader del sindacato dei metalmeccanici della Cgil - che riducendo un po' le tasse si faccia ripartire l'economia.

Questa - ha sottolineato - non è la strada delle riforme di cui il paese ha veramente bisogno".

Riforma pensioni, Camusso: 'La legge Fornero va riformata'

E sulla riforma pensioni 2015 e il continuo temporeggiare da parte dell'esecutivo che vorrebbe riaprire il cantiere Pensioni subito dopo la conclusione dell'iter del Jobs act durissime critiche arrivano ancora una volta dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso secondo la quale "la legge Fornero sulle pensioni è assolutamente da riformare "perché non tiene conto - ha spiegato la leader Cgil - di come è fatto il lavoro".

Il sindacato rosso sollecita un'azione forte sulla riforma pensioni al Governo Renzi "anche se non mi pare che sia intenzionato a farlo", ha detto la Camusso rilanciando le proposte per una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata per tutti e non solo per gli impiegati pubblici così come prevede la riforma Pa del ministro Marianna Madia che ha riaperto le porte al prepensionamento statali a partire dai 62 anni. "C'è bisogno di cambiare quella legge - ha sottolineato il segretario generale della Cgil - anche per il pesante aumento dell'età pensionabile, che è una delle ragioni che determina anche una crescente disoccupazione giovanile".