Somiglia sempre più ad un tutti contro tutti il dibattito riferito a riforma pensioni 2015 e prepensionamento: la settimana appena trascorsa è stata di fatto caratterizzata dallo scontro tra due fazioni contrapposte, con il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano critico nei riguardi del premier Renzi e l'ex ministro del lavoro Elsa Fornero ad aver replicato alle dichiarazioni rilasciate dal leader della Lega Nord Matteo Salvini. Appare ormai come un ricordo sbiadito il clima di apparente collaborazione che alcune settimane fa si registrava dalle parti di Palazzo Chigi: l'attuale contesto di riferimento è segnato da caos, diverbi e polemiche con diversi esponenti bersaglio costante di un fuoco 'amico' che fa parecchio riflettere.
Si perché il sistema Italia ha bisogno oggi più che mai di una maggiore coesione e unità di intenti, ingredienti fondamentali nell'ambito della costruzione di un iter di riassetto della previdenza che possa consentire al paese di invertire la rotta. La realtà però è ben diversa, con l'aggravante di un premier che continua a non esporsi in prima persona. Dovessero restare così le cose sarebbe presso che impossibile assistere a cambiamenti concreti e soprattutto produttivi.
Riforma pensioni 2015 e prepensionamento, Damiano vs Renzi, Fornero vs Lega: lo scontro - Clima così acceso non fa bene alla manovra che verrà
Come sottolineato in apertura, il dibattito in tema di riforma pensioni 2015 e prepensionamento viene ad essere segnato da toni sempre più accesi: 'Il capitolo della riforma delle Pensioni va rapidamente riaperto per due motivi. Il primo motivo perché va sanata un'intollerabile ingiustizia sociale che vede troppi lavoratori perdere l'occupazione […] Il secondo è perché il progressivo aumento dell'età pensionabile mantiene al lavoro persone sempre più anziane e impedisce l'ingresso dei giovani. Renzi trascura troppo questo tema': ad essersi espresso in questi termini è stato Cesare Damiano, piuttosto polemico nei riguardi del premier Matteo Renzi che a suo dire continua a non esporsi in prima persona in merito all'iter di riassetto della previdenza. E non gli si può dare torto dato che in oltre un anno di mandato l'ex sindacato di Firenze non ha quasi mai esposto alcuna organica considerazione circa il comparto previdenziale.Restando sempre in tema di riforma pensioni 2015 e prepensionamento non si può poi ignorare l'acceso scontro che ha visto protagonisti il leader della Lega Nord Matteo Salvini e l'ex ministro del lavoro Elsa Fornero: 'Il merito della riforma attuata diversi anni fa parla da solo, dalla Lega arriva solo bassa politica' ha tuonato il responsabile delle politiche sociali dell'allora governo Monti. 'Noi cancelleremo la Legge Fornero perché ha creato troppi problemi sociali […] Penso e spero che gli italiani siano in grado di capire il basso livello della politica alla Salvini' ha replicato il numero uno del Carroccio in occasione della manifestazione organizzata dal proprio movimento a Roma. Scontri e 'arringhe difensive' con l'aggravante di continuare a tirare acqua al proprio mulino ad anni di distanza da quella legge o da quella proposta non fanno che irrobustire il muro che l'Italia è chiamata a scavalcare per approdare ad una manovra che per una volta possa risultare organica e funzionale agli interessi dei lavoratori. Noi seguiremo comunque tutti gli sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.