Il governo Renzi si deve guardare dal forte dissenso che è riuscito a produrre con le dichiarazioni di stampo autarchico di un premier sempre più in delirio di onnipotenza. Anche Berlusconi, come riporta Tgcom in un trafiletto stamattina, riprende quanto detto a Repubblica dal Cavaliere circa la dubbia tenuta di un appoggio offerto all'esecutivo da 148 deputati illegittimi, come già decretato dalla Corte Costituzionale in una sentenza risalente a gennaio del 2014. In questo momento c'è una sospensione di democrazia dopo il terzo governo consecutivo non prodotto da libere elezioni.

Di questo ben se ne sono accorte le opposizioni che minacciano di non votare il testo dell'Italicum in programma per il 27 aprile e frattanto che le bottiglie di champagne giacciono nei frigoriferi, in tutte le città italiane si sono svolti ieri i flashmob dei docenti precari per manifestare contro la riforma della scuola. Un articolo di orizzontescuola.it raccoglie le centinaia di foto inoltrate per testimoniare l'unitarietà di tutta una categoria che metterà in pratica ogni mezzo per ottenere la stabilizzazione.

Ritiro del Ddl Renzi

Era da 7 anni, dai tempi della riforma Gelmini cioè che una protesta non aveva dimensioni di questo genere, con il coinvolgimento di insegnanti di ruolo, studenti e genitori tutti dichiaratamente contro questo Ddl scuola di stampo autarchico e privatistico.

I flashmob dei docenti precari andati in scena nelle piazze delle città italiane sono la prova generale degli scioperi proclamati in questo periodo. Lo sciopero nazionale generale del 5 maggio è quello più atteso, dove verrà ribadita la posizione dei sindacati in merito ad una riforma che non deve passare. Ma nelle tante città italiane migliaia di docenti precari sono scesi a manifestare tutti vestiti con i colori della protesta, il nero e l'azzurro, accendendo tanti lumini a simboleggiare la morte della scuola pubblica.

Renzi deve ritirare il Ddl scuola per intero. Modifiche parziali e cervellotiche che non eliminino le norme sui 36 mesi, sulla mobilità, sull'accesso mediante concorso anche per coloro che sono nelle graduatorie di istituto non verranno mai accettate. Questa è la posizione dell'intero comparto scuola italiano unito!

Collegamento del Def

Nel frattempo sempre orizzontescuola.it riporta la conferma del collegamento del Def al Ddl dopo l'ok della Commissione bilancio. Riprenderanno dunque lunedì mattina dalle 10.00 in poi i lavori della Commissione Cultura alla Camera per riprendere ad esaminare il testo alla luce degli emendamenti presentati. Questo è quanto ha stabilito l'ufficio di presidenza. Non si esclude che la discussione possa essere spostata a martedì stanti le pressioni del M5S che è entrato in contrasto col PD sulla faccenda dell'esame di quegli emendamenti dichiarati inammissibili. A questo punto non si esclude nulla, nemmeno al ricorso in Corte Costituzionale per sollevare tutti i dubbi di incostituzionalità di oltre 20 articoli di questo Ddl, per non parlare del fatto che ancora una volta ci si dimentica del personale Ata della scuola.