In un'intervista rilasciata alla rivista economica "Il lavoro" e pubblicata il giorno 19 aprile, il professor Giuseppe Pennisi, Consigliere del Cnel e docente presso l'Università Europea di Roma ed alla Unilink, ha espresso il suo parere contrario alla proposta del Presidente dell'Inps, il professore bocconiano Tito Boeri, circa la possibilità di tassare le pensioni medio-alte per creare un fondo di solidarietà da usufruire per la creazione del reddito di cittadinanza per i lavoratori che perdono il lavoro dopo i 55 anni.

La controversia sulle pensioni diventa 'rovente'

Il Docente dell'Università Europea, a dire il vero, non ha usato mezzi termini nel contrastare la proposta Boeri. Piuttosto 'Si occupi di far funzionare l'Inps!' ha affermato, sostenendo che la competenza della revisione della legge Fornero e di tutto l'impianto pensionistico è del Governo e del ministro Poletti nella fattispecie, non dell'Inps. La tesi sostenuta dal professor Pennisi circa l'eventualità della tassazione delle Pensioni superiori ai 2500 euro riprende il contenuto delle sentenze della Cassazione che già per ben due volte ha bocciato le proposte di tassazione delle pensioni alte perché discriminanti tra pensionati. Occorre, invece maggiore flessibilità, sostiene Pennisi.

Secondo lui è giusto che un lavoratore che va in pensione prima prenda una pensione minima, avendo versato minori contributi. Propone quindi, non una tassazione bensì la revisione dei criteri di uscita dal mondo del lavoro.

Cosa propone il professor Pennisi? 55 anni e 15 di contributi

La sua è una proposta veramente "rivoluzionaria".

Bisogna stabilire una base minima di età e di contributi e propone 55 anni di età ed un minimo di 15 anni di contributi. In tal modo al lavoratore che perde il lavoro si garantisce comunque un vitalizio seppur minimo (300/400 euro), in più a coloro che restano disoccupati oltre quell'età può venire incontro, per la "sopravvivenza", l'istituto della "mobilità lunga" sino al compimento dei requisiti necessari per il pensionamento.

Il professor Pennisi fa sentire la sua voce anche sul bonus di 80 euro che definisce "una presa in giro ed una trovata elettorale di basso livello", in quanto privilegia solo alcune categorie. Insomma il dibattito sulle pensioni e sulle scelte per venirne fuori entra nel vivo e si surriscalda senza esclusioni di colpi bassi. Noi seguiremo come sempre lo sviluppo dei fatti e delle "parole" tenendovi aggiornati. Voi intanto seguiteci, cliccando "segui" in alto sul titolo.