E' ufficiale l'agitazione sindacale contro la Riforma della Scuola di Renzi, continua così la protesta con lo sciopero degli scrutini indetto dai sindacati che aderiscono in toto allo sciopero di un'ora con l'adesione della Cgil, Snals, Cisl, Uil, Gilda, Cub, Ugl, Anief, And, Cobas e Slai.

Per il personale docente è previsto uno sciopero breve di un'ora per tutti gli scrutini di ogni classe, con esclusione di quelle terminali impegnate con gli esami. Lo sciopero riguarderà il primo e il secondo giorno successivo alla data d'inizio degli scrutini prevista dal proprio calendario.

Per il personale ATA si terrà nella prima ora del turno se il servizio lo si esplica di mattina e l'ultima per coloro che sono in servizio nel turno pomeridiano, sempre nella prima e seconda giornata fissata per gli adempimenti di scrutinio secondo il proprio calendario, con esclusione degli scrutini delle classi che sono impegnate per gli esami finali.

Per il personale educativo lo sciopero breve riguarderà la prima ora per chi lavora nel turno antimeridiano e l'ultima per coloro che sono di servizio nel turno pomeridiano, nella prima e seconda giornata dello scrutinio come da calendario della propria scuola con la sola eccezione per la classi in cui si terranno gli esami.

Per il personale docente della scuola di infanzia lo sciopero riguarderà la prima ora del turno antimeridiano e l'ultima del turno pomeridiano nella prima e nella seconda giornata di scrutinio secondo il calendario della propria scuola.

Lo sciopero coinvolge anche coloro che lavorano all'estero.

Le date dello scrutinio sono le seguenti:

- i giorni 8 e 9 giugno in Molise e in  Emilia

- i giorni 9 e 10 giugno in Lombardia e Lazio 

- i giorni 10 e 11 giugno per la Sicilia, Trento e Puglia

- i giorni 11 e 12 giugno in Liguria, Campania, Sardegna, Marche, Umbria, Veneto e Toscana

- i giorni 12 e 13 giugno in Val D'Aosta, Abruzzo, Calabria, Basilicata, Piemonte e Friuli

- i giorni 17 e 18 giugno 2015 Alto Adige (Bolzano).

Purtroppo quanto si voleva evitare è diventato realtà, la situazione di paura ingenerata per il prossimo anno con lo sconvolgimento del mondo della scuola voluto prima dalla Legge di Stabilità, che ha previsto un taglio netto alle supplenze e ai posti in organico ATA, e con la Riforma della scuola che stravolge le modalità di assunzione per il prossimo anno dei docenti e la scelta della sede a discrezione del dirigente nonché della mobilità del personale di ruolo.