Renzi pare proprio che sia veramente intenzionato a rivedere la sua posizione, e quella dell'esecutivo, sul disegno di legge sulla buona Scuola in discussione al Senato, dopo l'approvazione avvenuta alla Camera. Difatti sotto la spinta e le proteste del mondo della scuola, dietro il martellante invito da parte delle organizzazioni sindacali, ma forse e soprattutto dietro la ferma posizione assunta da diversi senatori del suo partito, il premier si è deciso a far "cambiare verso" alla sua creatura, alla buona scuola.
Cosa ha spinto Renzi alle aperture sul ddl sulla buona scuola?
Certamente le proteste e le manifestazioni di questi giorni, blocco degli scrutini compreso, hanno, senza ombra di dubbio, inciso sull'apertura a modifiche al disegno di legge, ma riteniamo che soprattutto le osservazioni e le conseguenti "minacce" di non votare il ddl così come licenziato dalla Camera da parte di un discreto numero di senatori P.D. , mettendone a rischio l'intera approvazione, ha fortemente inciso su l cambiamento di rotta del Matteo nazionale. La madre di tutte le"guerre", la partita più importante si gioca sul fronte assunzioni. Il piano assunzionale, come approvato alla Camera, ha lasciato scontenti tutti.
La protesta e la mobilitazione contro la riforma renziana dei giorni scorsi ha sortito degli effetti sperati. Lasciar fuori decine di migliaia di precari, che per varie motivazioni hanno un titolo per essere stabilizzati, è sembrato subito essere il tallone di Achille della buona scuola, così come concepita in un primo momento.
Esclusione che ha dato poi origine agli scioperi ed al blocco in atto degli scrutini.
Il Senato sta per approvare una quota di assunzioni riservate a chi ha 36 mesi di servizio
Adesso è al vaglio del Senato anche una quota di riserva per la stabilizzazione di precari, fino al 40%, per quei docenti che hanno raggiunto i 36 mesi di servizio insieme alle assunzioni da 100 mila posti prevista per il 1° settembre 2015.,Come verrà distribuita tale quota, non è dato oggi sapere.
Si sa solo che i senatori del P.D. presenteranno una proposta organica in questi giorni. La notizia, riportata da "Orizzonte scuola" sta facendo il giro del web alla velocità della luce, dando fiato e speranze a chi da anni serve lo Stato nell'anonimato ma con professionalità.
No alle classi pollaio, massimo 25 alunni, rivisto il comitato di valutazione
Altra apertura da parte del paladino Renzi potrebbe essere la modifica del comitato di valutazione. Infatti la contestatissima norma che prevedeva al suo interno la presenza anche di genitori e studenti, potrebbe essere rivista. L'ipotesi più accreditata al momento è che l'allargamento a genitori e studenti potrà avvenire soltanto se chiamati a esprimere criteri generali.
Novità rilevante potrebbe riguardare anche il numero degli allievi per classe: massimo di alunni 25.
Insomma le novità non mancano, staremo a vedere come andrà a finire. Ci farebbe piacere leggere anche qualche vostro commento sull'apertura di Renzi e sulle notizie riportate. Noi vi terremo aggiornati. Intanto, se volete, potete cliccare "segui" posto in alto sopra al titolo.