Diventa sempre più delicato e scottante il fronte legato al riassetto del mercato previdenziale. Le ultime news sulle pensioni aggiornate ad oggi 6 luglio viaggiano su un doppio binario, uno interno alla nostra nazione e l'altro esterno. Il primo treno conduce a Roma, dove il governo Renzi (col ministro Poletti tra i più diretti interessati) tra meno di 72 ore conoscerà la proposta organica messa a punto da Boeri, che quasi certamente punterà sul contributivo puro per tutti. Il secondo procede invece al di là dei nostri confini e conduce dritti a Bruxelles, dove i vertici dell'UE con la Germania di Angela Merkel in testa saranno chiamati a prendere delle contromisure dopo la netta affermazione dei 'no' nel referendum tenutosi in Grecia. Il no al piano proposto dai creditori non implica una rottura con l'UE fanno sapere da Atene, ma adesso si apre un momento delicatissimo: e mentre il nostro sistema politico si è già schierato tra contrari e favorevoli ci si interroga su quanto l'esito del voto ellenico potrà influenzare gli scenari interni di altre nazioni. Italia in testa.

Pensioni, news e ultime novità oggi 6 luglio: Renzi, Boeri e UE, per l'Italia una settimana decisiva

Ricollegandoci alla metafora dei due fronti, quello interno e quello internazionale, e partendo dal primo, paiono due le date da cerchiare in rosso sul calendario: la prima è quella dell'8 luglio, quando in occasione della consueta relazione annuale presentata dall'INPS al Parlamento il Presidente Boeri esporrà il proprio piano di riassetto della previdenza. Le ultime news su pensioni e previdenza aggiornate ad oggi 6 luglio rivelano da questo punto di vista che l'ex docente della Bocconi si concentrerà su due elementi in particolare: contributivo puro da una parte e sostegno al reddito per gli over 55 dall'altra. Stando così le cose e ponendo l'orecchio in direzione di Palazzo Chigi (da dove nelle ultime ore è filtrata più di qualche indiscrezione) Renzi e Poletti non dovrebbero accettare un progetto simile con conseguenze che ancora non è possibile delineare. Il giorno dopo, il 9 luglio, lo stesso Boeri incontrerà invece i sindacati: anche lì ci sarà una tappa decisiva per comprendere se e quanto il programma del numero uno dell'ente previdenziale nazionale possa essere rivisito o ricalibrato.



La questione del riassetto del sistema previdenziale nazionale dovrà però fare i conti con quanto accaduto in Grecia, dove il popolo ha detto no al programma di 'aiuto' dei creditori imposto dall'UE. Il 'no' ha vinto col 61% dei consensi, in pratica un plebiscito. E adesso? Prima del voto Renzi aveva rassicurato tutti - 'A prescindere dall'esito da domani dovremo tornare tutti ad un tavolo per riprendere ad attuare misure sulla crescita' - ma il no ha aperto la porta a scenari più che delicati. Parte del nostro governo è già in viaggio verso Atene seguito da una buona fetta delle opposizioni. Matteo Salvini ha parlato di 'uno schiaffone all'UE', per Maurizio Landini siamo davanti ad un 'risultato straordinario', per Niki Vendola a perdere 'sono stati Renzi, Merkel e la Troika', per Beppe Grillo si è 'trattato di un risultato straordinario per tutti'. 'I cittadini greci - ha invece scritto in una nota il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - hanno preso oggi, con il referendum, una decisione della quale occorre, in primo luogo, prendere atto con rispetto. Una decisione, tuttavia, che proietta, oltre ad Atene, la stessa Unione Europea verso scenari inediti, che richiederanno a tutti, sin d'ora, senso di responsabilità, lungimiranza e visione strategica'. Tradotto? L'Italia dovrà essere ancor più prudente nello studiare provvedimenti che non vengano mal visti dall'UE. Non è il momento di creare 'altre grane': sarà il percorso di riassetto del sistema previdenziale a farne le spese?