"Non vedo nessuna distanza tra le affermazioni di Renzi e i temi di cui mi sto occupando, ovvero povertà e Pensioni. Sono temi sul tavolo della discussione" ha dichiarato nel pomeriggio di ieri il Ministro del lavoro Giuliano Poletti, lasciando intendere come l'agenda degli interventi di welfare che l'esecutivo sta progettando resti la stessa. Insomma, a voler interpretare queste ultime dichiarazioni in modo concreto le proposte del Premier in merito all'abbattimento delle imposte sarebbero da vedere come un plus e non in alternativa al lavoro che si sta portando avanti ormai da mesi per la realizzazione delle pensioni anticipate.

Ed anzi, "se abbattiamo le tasse sulla prima casa, un bel po' di pensionati italiani la casa ce l'hanno, quindi avranno solo un vantaggio" da questa operazione, conclude il Ministro così come riportato all'interno di un aggiornamento dell'Agenzia di informazione Ansa.

Sistema a quote vs meccanismo contributivo: restano ancora in essere tutte le ipotesi nel dossier sulla previdenza flessibile

Stante la situazione, sulla scrivania del Ministero delle finanze e di quello del lavoro restano ancora aperte tutte le opzioni di prepensionamento, pertanto le discussioni che si annunciano per i prossimi mesi potranno essere molto accese. Da un lato ci sono i suggerimenti della Commissione lavoro alla Camera, che vorrebbe aprire al maggior numero di opzioni possibili: dalla quota 97 con 62 anni di età e 35 di versamenti (più una penalizzazione del 2% per ogni anno mancante rispetto alla quiescenza), fino all'uscita senza alcuna ulteriore penalizzazione per i lavoratori precoci che matureranno 41 anni di contributi.

Ma la stessa Commissione suggerisce di consentire anche l'opzione donna alle lavoratrici che desiderano andare in pensione con 57-58 anni di età e 35 anni di versamenti, seppur accettando un ricalcolo contributivo della mensilità erogata. Proprio questa ultima soluzione dell'opzione donna è invece quella che vedrebbe meglio per tutti il Presidente dell'Inps Tito Boeri, che punta il dito contro il rischio dell'insostenibilità dei costi sul bilancio pubblico nel caso si decidesse di reintrodurre il prepensionamento con le quote.

Prepensionamenti flessibili, il Presidente della Commissione lavoro alla Camera contrario a qualsiasi forma di ricalcolo

Negli scorsi giorni non si è fatta attendere la risposta dell'On. Cesare Damiano all'idea di applicare a tutti i lavoratori che desiderano ottenere un pensionamento anticipato il meccanismo di ricalcolo contributivo: "anche noi, come i sindacati, siamo contrari a una flessibilità che sia collegata al totale ricalcolo dell'assegno pensionistico con il metodo contributivo.

Si tratterebbe di un taglio di circa il 30%, poco appetibile e troppo punitivo per i lavoratori". Come da nostra abitudine, restiamo in attesa di conoscere il vostro riscontro sui fatti che vi abbiamo riportato tramite l'inserimento di un commento all'articolo, mentre per ricevere tutti i prossimi aggiornamenti sulle pensioni vi ricordiamo di utilizzare il comodo tasto "segui" che vedete in alto, vicino al titolo dell'articolo.