Continua il dibattito sulle modifiche da apportare al sistema pensionistico italiano alla scopo di eliminare la rigidità che ha caratterizzato la riforma Fornero. Nel frattempo, secondo quanto riportato dal sito pensionioggi.it, prosegue il cammino della riforma della Pubblica Amministrazione che dovrebbe istituire la cosiddetta staffetta generazionale per i dipendenti della PA che si avvicinano al momento della pensione. È chiaro che questa norma, se approvata, cambierà anche il sistema previdenziale dato che i lavoratori avranno la possibilità da chiedere il part time tramite una riduzione dell'orario di lavoro (e, conseguentemente, dello stipendio) ma continuando ad effettuare i versamenti contributivi mancanti fino al raggiungimento dei requisiti pensionistici.

Tutto questo per lasciare spazio ai più giovani, in questo periodo in cui la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli preoccupanti.

Alcuni esempi di assegno universale in Italia

Uno dei punti del pacchetto di Boeri è quello dell'assegno universale per gli over 55, senza lavoro e che non hanno ancora raggiunto i requisiti per la pensione. Esempi di questo genere, li possiamo trovare in alcune città italiane. A Trento, in effetti, è stato approvato il cosiddetto reddito di garanzia per tutte quelle famiglie che vivono in condizioni disagiate; in Lombardia, invece, verrà adottato una sorta di assegno universale per i residenti da almeno cinque anni; infine, questo strumento di aiuto alla povertà è stato già introdotto nel Friuli Venezia Giulia.

Si discute anche di Opzione Donna con il metodo contributivo

Nel frattempo, si continua a discutere dell'eventuale proroga al 31 dicembre 2015, da applicare al sistema sperimentale Opzione Donna con il metodo contributivo. La Commissione Lavoro alla Camera cerca in tutti i modi di far cancellare le circolari Inps con le quali, attraverso un'interpretazione restrittiva della norma, sono state bloccate le richieste da parte delle lavoratrici che vorrebbero aderire a questo metodo, una volta raggiunti i requisiti previsti (57 anni o 58 per le autonome, con 35 anni di contributi versati).