Per l’anno scolastico 2015/2016 saranno all’incirca 15 mila i posti del potenziamento nella Scuola voluti dalla riforma di Renzi ma che non verranno coperti. Ne dà notizia Il Messaggero dell’edizione di oggi, 26 agosto 2015, riprendendo i calcoli dell’Anief: mancheranno all’appello 2 insegnanti per ciascuna delle ottomila scuole italiane.

Riforma scuola di Renzi, ecco le materie dove mancheranno i professori

Secondo l’Anief scarseggeranno specialmente gli insegnanti di matematica e i prof del sostegno. La cifra dei 15 mila docenti in meno è desunta dalla mancata immissione nel piano straordinario delle assunzioni della Buona scuola di Renzi dei docenti abilitati con Tirocinio formativo attivo (Tfa), Percorsi abilitanti speciali (Pas) e di quelli provenienti da Scienze della formazione primaria.

Si tratta di precari che hanno conseguito titoli e specializzazioni sostenendo anche dei costi rilevanti per la frequenza dei corsi ma che, alla resa dei conti della riforma della scuola, hanno visto chiudersi le porte dell’insegnamento in quanto non inseriti nelle Gae, le Graduatorie ad esaurimento.

Nei numeri, 12.840 si sono specializzati nel sostegno, 10.489 sono abilitati per l’infanzia, 11.163, invece, sono quelli delle discipline scientifiche. Infine, 2.759 hanno abilitazione nella classe di concorso A59, quella relativa alla matematicaalle scuolemedie. Una tra le materie per le quali scarseggiano i professori.

Buona scuola, potenziamento depotenziato: niente supplenze, spera chi ha fatto ricorso

I posti che non verranno coperti riguardano l’organico di potenziamento: con la legge 107/2015 erano previsti oltre 55 mila posti, ma non sarà così. Gli insegnanti del potenziamento, infatti, serviranno per rafforzare discipline come matematica, informatica, inglese, storia dell’arte e arte, musica e sport e combattere fenomeni come bullismo e dispersione scolastica.

In molti, poi, coadiuveranno i presidi in mansioni amministrative. Il potenziamento risulterà notevolmente depotenziato.

Intanto, in settemila hanno già fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio (Tar) per essere inseriti nel piano governativo della assunzioni, sperando di poter rientrare già nelle immissioni in ruolo dell’anno scolastico che sta per iniziare.

Con i numeri diramati dall’Anief le speranze sono aumentate: infatti, quei posti che mancheranno all’appello non potranno essere coperti ricorrendo alle supplenze. L’articolo 95 della Legge sulla Buona scuola, infatti, esclude che i posti del potenziamento possano essere oggetto di supplenze.