Le lacune del sistema nazionale di istruzione, prodotte da anni di disinteresse da parte della politica, hanno portato a legiferare in merito alla Scuola con scelte assolutamente discutibili, se non addirittura totalmente lesive dei diritti acquisiti in precedenza da parte dei docenti precari della scuola. Il criterio della mobilità nazionale per assegnare le cattedre vacanti in maggioranza al nord è tutt'ora oggetto di accese discussioni tra gli insegnanti che hanno ricevuto una nomina a migliaia di chilometri da casa. Per questo motivo, ogni suggerimento può servire agli insegnanti per cercare di ottenere la cattedra nella provincia per la quale si è iscritti in graduatoria.

Il caso della migrazione forzata era stato esposto ad Agorà, trasmissione televisiva di Raitre, dalla professoressa protagonista della lettera a Repubblica.

Il consiglio del legale

I docenti precari delle graduatorie ad esaurimento che hanno partecipato al piano di assunzioni possono compiere un semplice gesto che un domani può trasformarsi in una presa di ruolo nella propria provincia. Come tiene a precisare l'estensore della lettera su orizzontescuola, Avv. Marco Barone, non si tratta di fare ricorso: basta semplicemente compilare una manifestazione di volontà a prendere servizio nella provincia di inserimento in graduatoria. Nell'articolo si trova in fondo un fac simile da compilare e inviare via Pec e via raccomandata al Ministero dell'Istruzione di Viale Trastevere.

Come è noto, i docenti precari denunciano la mancanza di trasparenza con la quale si è proceduto alla fase B, circostanza che può aprire le porte ad eventuali contenziosi.

Manifestazione di volontà

Nella lettera l'avvocato Barone esprime la sua opinione in merito all'opportunità di inoltrare una manifestazione di volontà che costituisca un atto propedeutico per i docenti precari delle graduatorie ad esaurimento per proporre un ricorso.

Intanto servirà per esercitare la giusta pressione presso gli organi preposti affinché si ottemperi a quanto richiesto e a quanto disciplinato in base al criterio provinciale delle stesse graduatorie, incluso il periodo di validità triennale delle stesse. E' opportuno precisare che non si fa ricorso in questo modo. Si tratta solo di un atto cautelativo che un domani, nel caso in cui si possano ravvisare gli estremi per un contenzioso col Miur, potrà essere allegato agli atti da consegnare ai legali prescelti.