Arriva un nuovo annuncio di apertura del Premier Matteo Renzi in relazione al tema dell'accesso alla previdenza per i lavoratori che risultano in età avanzata. "Ho chiesto a Padoan e Poletti di individuare un meccanismo per consentire più flessibilità in uscita" ha spiegato il Presidente del Consiglio durante una sua intervista per il giornale L'Unità, suggerendo così un possibile cambiamento della linea politica tracciata finora. Purtroppo le dichiarazioni non si sono sbilanciate oltre, pertanto è difficile capire con precisione quale platea di lavoratori stia pensando effettivamente di salvaguardare.
D'altra parte, l'interpretazione ribadita negli scorsi giorni dal Ministro Padoan e da diversi membri dell'esecutivo in merito alla questione previdenziale riguardava l'istituzione di sanatorie per coloro che effettivamente avevano perso il proprio impiego in età avanzata. Mentre si escludeva finora una misura di apertura generalizzata per l'accesso anticipato all'Inps.
Riforma delle pensioni, Renzi ribadisce che si tratta di un tema difficile
Interrogato sulla questione della flessibilità previdenziale, arriva lo sfogo del Premier in merito alla difficoltà di intervenire: "la questione dei pensionamenti è molto complessa", spiega all'Unità, anche perché "non posso rispondere delle scelte fatte in passato sulle pensioni".
Il Premier ci tiene a sottolineare che le situazioni di disagio sperimentate dai lavoratori in età avanzata dipendono proprio da queste, tanto che "alcune hanno provocato più costi che risparmi". Ad ogni modo, la richiesta di Renzi a Padoan e Poletti è stata chiara: l'obiettivo è studiare un meccanismo di flessibilità previdenziale che possa essere inserito già all'interno della prossima legge di stabilità 2016. Se questo presupposto fosse effettivamente rispettato, significherebbe che i lavoratori in età avanzata e i pensionandi attualmente bloccati fuori dalle porte dell'Inps potrebbero beneficiare di un nuovo strumento di quiescenza già a partire dal prossimo mese di gennaio.
D'altra parte, sulla questione è bene mantenere la massima prudenza visto che negli scorsi mesi le dichiarazioni di apertura e le successive smentite si sono moltiplicate.
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