Il15 ottobre 2015è stata approvata dal governo la Legge di Stabilità: l'obiettivo primario di Renzi è quello di dare una nuova credibilità al nostro paese e di garantire il rispetto delle norme UE, che dovrà valutare la legge stessa, come farà il Parlamento per l'approvazione definitiva. Volontà dell'attuale governo è quella di diminuire le tasse: come detto dal premier per la prima volta, da diversi anni a questa parte, in Italia le tasse non subiranno un aumento ma un decremento. Avvalendosi dell'uso di slide Renzi ha presentato le varie voci che compongono questa Legge di Stabilità targata 2015,mentre dal suo account twitter è apparso l'hashtag con la seguente dicitura "#italiacolsegnopiù".
Il nostro paese si trova davvero in una fase di ripresa?
Flessibilità a metà per over 63 e prorogaOpzione Donna
Renzi ha mantenuto le sue promesse, ma solo per metà, in merito alla flessibilità in uscita: il premier sottolinea che la situazione non è chiara e quindi non intende procedere fino a che non avrà dati certi. La certezza dei dati è importante al fine di non generare false speranze e di non dovere creare un buco di bilancio pari a quello lasciato dai governi precedenti. La flessibilità si fa, ma con modifiche: chi desiderava andarepensione deve attendere ancora. Per gli over 63 anni sono stati stanziati 100 milioni di euro per attuareuna contro-riforma che altro non è se non un tampone di una criticità della Legge Fornero.
Tale importo verrà utilizzato per permettere ai lavoratori che hanno 63 anni di lavorare solo part time, una magra consolazione per chi sperava di uscire dal mondo del lavoro. Renzi però si è dato 90 giorni di tempo per trovare una soluzione più favorevole e per cerare di mantenere le promesse fatte.
L'Opzione Donna viene prorogata fino al 31 dicembre 2015: per garantire il prolungamento di questa opzione è stato necessario stanziare una cifra che si aggira attorno ai 2.5 miliardi di euro.
L'Opzione Donna è la possibilità che la riforma Maroni del 2004ha offerto alle lavoratrici di andare in pensione con 57 anni e tre mesi d'età anagrafica, se si tratta di lavoratrici dipendentie di 58 anni e tre mesi d'età anagrafica, se si tratta di lavoratrice autonome(i tre mesi sono stati in realtà aggiunti dall'Inps in seguito).
E' necessario vantare 35 anni di contributi versati ed è doveroso sapere che l'assegno pensionistico sarà calcolato solo con il metodo contributivo.
Quota 41 lavoratori precoci dimenticata,ed gli esodati?
La quota 41, proposta da Cesare Damiano, il Presidente della Camera dei Deputati, sarebbe servita per permettere ai lavoratori che hanno maturato 41 anni di contributi, a dispetto dell'età anagrafica, di potere accedere alla pensione; tale accesso avverrebbe senza penalizzazioni sull'assegno pensionistico. I lavoratori che rientrano in questa proposta avrebbero dovuto essere i precociproprio perché non raggiungono l'età anagrafica necessaria per accedere alla pensione e sono costretti a rimanere nel mondo del lavoro, impedendo, loro malgrado, ai giovani di accedervi.
Chi sono i precoci? I precoci sono quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare in giovanissima età (15/16 anni), che si ritrovano con 41 anni di contributi, ma che non possono accedere alla pensione perché ritenuti troppo "giovani".
Gli esodati sono quella fasciadilavoratori che hanno lasciato il proprio posto di lavoro in accordo con il loro datore di lavoro che ha fornito loro una buona-uscita in cambio del loro licenziamento o della loro disponibilità ad essere messi in mobilità,ma che a causa della Legge Fornero non hanno potuto accedere subito alla pensione. La Legge di Stabilità include all'interno delle sue norme anche una salvaguardia per questo gruppo di personesenza più reddito né da lavoro né da pensione, ma non nella loro totalità per come calcolata dai sindacati, i comitati e le varie associazioni.