Mentre è finalmente in arrivo al parlamento la legge di stabilità 2016, varata la scorsa settimana dal consiglio dei ministri presieduto da Matteo Renzi e della quale potremo concretamente conoscerne ed esaminarne i contenuti, il pieddino Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro della Camera, esplicita ancora una volta il suo pensiero sulle norme annunciate dal premier Renzi nella conferenza stampa di presentazione della manovra.

Queste le parole di Damiano sugli annunci del premier Renzi sulle pensioni

“Non abbiamo mai avuto un atteggiamento pregiudiziale nei confronti del Governo a proposito delle notizie che circolavano su questa legge fondamentale: pensiamo che, ancora una volta, ci siano contenuti di destra e di sinistra, in perfetto stile renziano, e che si tratti di individuare alcune correzioni più significative”, dichiara l'ex ministro al lavoro.

Già, ma a quali correzioni si riferisce Damiano riferendosi alle misure preannunciate dal Matteo nazionale? Il pensiero di Damiano e’ rivolto in particolare alla settima salvaguardia degli esodati, per la cui approvazione molto si è battuto sia all'interno della commissione lavoro, riuscendo ad ottenere l'unanimità dei consensi da parte dei rappresentanti di tutti i partiti, sia all'interno del suo partito, che è, ricordiamo, quello del premier /segretario Matteo Renzi.

La manovra approvata dal CdM ed i suoi contenuti sul versante previdenziale ora, appena i partiti ne saranno a conoscenza e ne entreranno in possesso, andrà confrontata con il testo unitariamente definito dalla Commissione Lavoro della Camera, ribadisce Damiano.

I lavoratori esodati da tutelare, secondo le stime dell’Inps, sono di un totale di 50.000. Bisognerà capire se il governo ha intenzione di salvaguardare tutti o solo, ancora una volta, una parte. Cesare Damiano si sofferma anche su alcuni aspetti, per lui attualmente incomprensibili, della proroga dell'opzione donna. “Non comprendiamo perché vengano considerati nella normativa tre mesi di aspettativa di vita.

Questa è una correzione da fare accanto alla richiesta di una sperimentazione della flessibilità previdenziale già nella legge di Stabilità’, afferma ancora l'ex ministro Damiano.

Lavoratori precoci sul piede di guerra, probabili azioni di protesta a dicembre alla Leopolda

Sempre sul versante pensionistico c'è da registrare la dura reazione dei lavoratori precoci, sul mancato inserimento del loro pensionamento nella legge di stabilità, attraverso la quota 41.

Le ultime novità e indiscrezioni a tal riguardo, ci rivelano che i vari comitati dei lavoratori precoci starebbero organizzando presidi davanti alla Leopolda a Firenze durante il consueto incontro annuale degli iscritti e simpatizzanti del Partito democratico. Incontro che si terrà nei giorni 11,12,e 13 dicembre.