Doccia gelata per le aspettative dei 2500 lavoratori appartenenti al comparto Scuola tra insegnanti e personale della categoria ATA. E' sfumata la possibilità di ottenere il prepensionamento per i cosiddetti Quota 96 a partire già dal 2016. La notizia è stata battuta da PensioniOggi.it a marginedella decisione di Palazzo Chigi di respingere il testo con le proposte che contenevano le disposizioni per la settima salvaguardia. Il testo della legge di Stabilità licenziato dall'esecutivo e trasmesso al Quirinale per il via libera definitivo ai trattamenti di quiescenza per il personale in possesso dei requisiti misti (60 anni di età e 36 anni di contributi versati entro il 2012), non contiene nessun provvedimento per i 2500 lavoratori della Quota 96 della scuola.

Permanenza al lavoro per il 2016

A meno di improbabili colpa di scena dell'ultimo minuto, il ricambio generazionale tanto a cuore al Ministro Marianna Madia subirà un ennesimo rinvio. La classe docente italiana, già oggetto di rinfoltimento dei ranghi con discutibili provvedimenti di mobilità nazionale dalla riforma scolastica Renzi Giannini, continuerà a detenere il poco invidiabile primato di classe europea più anziana di tutta l'Unione Europea con gli stipendi più bassi in assoluto. Non ci sono le coperture finanziarie per consentire il prepensionamento a partire dal 2016.

Salva Opzione Donna

Dal prossimo anno serviranno quattro mesi in più per andare in pensione, stante l'aumentata stima di vita dei lavoratori.

Ma fortunatamente c'è una eccezione a questa regola che farà felici quelle docenti che avevano avviato una class action contro l'Inps per far valere i diritti riconosciuti dalla legge Maroni. Parliamo cioè del regime sperimentale noto come Opzione Donna. Le insegnanti in possesso dei requisiti previsti dalla predetta legge, ossia 57 anni e tre mesi di età anagrafica e 35 anni di servizio prestati entro il 31 dicembre del 2015, potranno uscire prima dal lavoro sin dalla data del prossimo 1°settembre 2016.