Il Governo Renzi ha scatenato, con la Buona Scuola e con la precedente Legge di Stabilità con cui ha messo molti paletti alle supplenze brevi, caos e ansie nei dipendentidel mondo dell'istruzione.A questi fatti si aggiunge un nuovo malcontento sul tema del rinnovo contrattuale ancora lontano e l'aumento di appena 10 euro lordi previsto per il 2015. Ecco perché i sindacati hanno indetto numerosi scioperi.
Le manifestazioni della scuola
Il 13 novembre si terrà uno Sciopero Generale, adesso farà seguito l'agitazione del 20 novembre, promossa dall'Usb esabato 28 novembre quella dei sindacati Confederali.
Le mobilitazioni riguardano anche e soprattutto il rinnovo contrattuale di oltre 3 milioni e 200miladipendenti, l'aumentostipendiale di 10 euro, previsto con uno stanziamento di fondi, che non copre neanche l’inflazione e che oggi supera i 4 punti percentuali (l'aumentoper colmarla dovrebbe essere di cento euro).
A questo si aggiungono i5 mila euro di arretrati dovuti per la sospensione fino al 2018 dell’indennità di vacanza contrattuale. Per tali motivi è improbabile possa esserci un incontro tra sindacati e Governo, sono anni che si parla di stipendi troppo bassi rispetto all'Europa e l'aumento di cui si parla è assolutamente ridicolo.
Tra l'altro il Governo vuole applicare il decreto legislativo n.
150/09 che introduce dal prossimo rinnovo contrattuale aumenti meritocratici, norme che sono già in sperimentazione nella scuola, che sono stateintrodotte con ilcomma 125 dellalegge 107/2015, mail comitato di valutazione per decidere a chi darli non è ancora operativo.
I sindacati hanno detto chiaramente che la scuolanon ci sta più ad essere ilbancomat a cui attingere per far quadrare i conti dello Stato, non è vero che Renzi ha creato lavoro (molti ex docenti e ataspazzati via dal mondo del lavoro dalla Gelmini, sono ancora disoccupati)e coloro che sono in servizio vedono venire meno i loro diritti.
L’Anief ha detto basta con varie iniziative, prima con ricorsi collettivi e ora con questo sciopero.
L'Anief è in aperto scontro con la legge 107/2015, di cui ha sollevato la questione di costituzionalità, ed ècontrariasia alla precedente che alla successivalegge di stabilità, dunquel'aumento realizzabile coni fondidestinati al rinnovo contrattuale è irrilevante.
Oggi, poi, la scuola ha delle criticità per docenti e dipendenti che prima non c'erano: alunni difficili in aumento, classi pollaio, organici sottodimensionati per il personale ata(questi hanno subito un aumento del lavoro, a causa delle limitazioni alle supplenze non ancora rimosse).
Le ragioni degli scioperi
Ecco altri motivi della protesta:
-i tagli alle supplenze brevi (docenti e ata);
- mancata stabilizzazione per 100 mila docenti eper gli ata (per cui non c'è stato un piano di assunzioni);
- mobilità a discrezione del preside sceriffo;
- mancato rimborso indennità di vacanza contrattuale;
- aumento stipendiale in base al merito,deciso dal comitato di valutazione;
- chiamata diretta del preside per il prossimo anno;
- mancato pagamento delle ferie non fruite ai precari;
- recupero a fini contributivi degli scatti stipendiali per il personale di ruolo e riconoscimento degli scatti stipendiali per il personale precario;
- eliminazione del primo gradone di stipendio per i nuovi assunti;
- eliminazione trattenuta del 2,5% per il TFR e restituzione somme indebitamente sottratte.
La scuola non ci sta più ad essere defraudata di posti lavori e fondi, Renzi è come la Gelmini, ecco perchési protestain massa.