Il presidente dell'Inps,l'economista bocconiano Tito Boeri, ritorna sul nodo Pensioni convinto della bontà delle sue proposte. Consentire la flessibilità in uscita e superare le rigidità della riforma Fornero, questo nella sintesi viene detto nelle proposte pubblicate sul sito dell'Istituto previdenziale. Secondo il presidente Boeri,la flessibilità per chi intende lasciare il lavoro prima dei tempi previsti, potrebbe essere finanziata, intervenendo in modo diverso e graduale, con un contributo prelevato dagli assegni pensionistici dai3.500 euro in suincassati da coloro i quali sono andati in pensione in anticipo rispetto a quanto previsto dai principi contributivi.

Inoltre, il numero uno dell'Inps non dimentica ivitalizi sui quali le riduzioni sono maggiori.

Il Boeri pensiero sulla copertura dei costi per la flessibilità in uscita

Boeri sostiene,infiammando il dibattito,che in base alle conoscenze della banca dati dell'Inps, le persone che hanno usufruito della pensione molto tempo prima rispetto ai tempi previsti,godono di benefici nettamente in contrasto con quanto realizzato in questi ultimi anni in materia pensionistica. Si tratta, ora, di rendere più omogeneo il sistema - dichiara ancora Boeri - e di compiere un atto di giustizia sociale con il prelievo di un piccolo contributo di solidarietàper consentire una flessibilità in uscita adeguata ai tempi e alle aspettative dei lavoratori.Il professore bocconiano indica, altresì, che per ivitalizi dei politiciche superano gli 80-85mila euro all'anno si potrebbe attuare anche una riduzionefino al 50%.

Tutelare i lavoratori delle piccole imprese licenziati e senza reddito

Il presidente dell'Inps non si è soffermato in questi giorni solo sul problema flessibilità. Difatti, nelle sue riflessioni vi è anche il problema degli esodati. “Il problema non è del tutto risolto”, afferma il presidente Inps, nonostante si stia andando verso la chiusura di una settima salvaguardia, afferma.

La platea delle persone interessate e coinvolte nella questione, infatti continua ad allargarsi. Per Boeri, occorre un intervento strutturaleper risolvere il problema in maniera definitiva. Già, ma come? Il presidente indica nella flessibilità in uscita l'antidoto. Bisognerebbe tutelare anche i lavoratori delle piccole imprese, licenziati e non tutelati, ultra 55enni che si sono ridotti in povertà. Per costoro - sostiene Boeri - “bisognerebbe studiare strumenti di sostegno al reddito".

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