Si registra un nuovo fermo nella discussione sulle Pensioni flessibili e sui provvedimenti di salvaguardia inseriti all'interno della legge di stabilità 2016, dopo che il Senato ha deciso di respingere tutti gli emendamenti correttivi proposti in Commissione bilancio. Gli articoli numero 18 e 19 della bozza di legge sono quindi destinati a passare in aula senza modifiche, mentre la responsabilità di emendarli passerà al prossimo esame del testo presso la Camera dei Deputati. Di fatto, per il momento si congelano le possibili proposte di riforma destinate a smussare gli angoli delle sanatorie e ad aprire uno spiraglio di possibilità per il pensionamento delle lavoratrici opzione donna, degli esodati e di alcuni precoci non compresi all'interno del provvedimentolicenziato dall'esecutivo.
Vediamo insieme il dettaglio delle iniziative bocciate.
Riforma pensioni 2016, l'elenco degli emendamenti rimandati alla Camera
Stante la situazione, a saltare sono i correttivi proposti per ampliare la platea dei lavoratori salvaguardati dalla nuova Manovra. Si parte con le lavoratrici che richiedono di ottenere la quiescenza con l'opzione donna e che essendo nate negli ultimi tre mesi del 1958 risulterebbero tagliate fuori dalla misura per via dell'adeguamento alle aspettative di vita. Anche i lavoratori esodati della settima salvaguardia vedono circa 26000 soggetti esclusi dalle tutele previdenziali visto che l'Inps di fatto ha considerato una parte della platea come lavoratori disoccupati in età avanzata.
Infine, sono state definite come inammissibili anche le proposte di pensionamento anticipato in favore di precoci e di disoccupati. Si pensi ad esempio alla ipotesidi prepensionamento con 3 anni di anticipo attraverso il cosiddetto prestito pensionistico e quella della quiescenza con il raggiungimento della quota 100. A questo punto, per capire come evolverà la situazione bisognerà capirequale piega prenderà la discussione presso la Camera, dovel'arrivo della bozza di legge è previsto per inizio dicembre.
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