Mancano cinquanta giornialla scadenza che la legge concede per emanare il bando, ma a quanto pare non c'è ancora accordo sui programmi e la revisione delle classi di concorso non è ancora pronta. La fretta è una cattiva consigliera ma in seno al Pd non sembra che ci sia interesse a fare le cose per bene. Eppure il Cds aveva raccomandato di apportare correzioni alle cdc per non penalizzare gli abilitati storici che dovranno partecipare al concorso docenti 2016: conta solo fare come dice Matteo Renzi per farsi belli di fronte a Strasburgo, evitare la multa e dire in Tv agli italiani che finalmente il più grande piano di stabilizzazione dei docenti precari della storia dell'ultimo ventennio è stato completato.

Ma sui contenuti delle bozze del concorso docentisiamo ancora in alto mare e il timing scadrà tra cinquanta giorni.

Concorso per soli titoli

Ci ha provato Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia a far ragionare l'esecutivo per fermare questo concorso farsa. La legge è chiarissima e la Costituzione non si può scavalcare: l'eccezione dell'art. 97 va considerata mediante l'indizione di un concorso per soli titoli, come sollecitato dai vari coordinamenti di docenti precari che in queste ore convulse protestano con veemenza per i criteri troppo restrittivi della tabella di valutazione dei titoli. Rampelli attacca l'esecutivo guidato da Matteo Renzi sul piano della fiducia negata dagli stessi deputati del Pd, la delegittimazione è in atto da parte del duo Giannini-Renzi comporta la conseguenza di generare una confusione enorme su quello che appare come un settore strategico italiano.

Il prezzo di tanta imperizia lo pagheranno i genitori dei ragazzi e i loro formatori.

No ai concorsi truffa

Il messaggio affidato alle pagine del Secolo d'Italia è secco e conciso: questo concorso è una truffa, parole che fanno il paio con le dichiarazioni già rilasciate da Silvia Chimienti che lo ha definito farsa. La gente dietro alla televisione deve sapere che gli insegnanti preparati ci sono già e sono quelli che attualmente fanno le supplenze gratis ai loro figli, ma lo Stato non ci sente da questo orecchio. L'On. Rampelli aggiunge che il rispetto della sentenza europea va assolto mediante un concorso per soli titoli e con la riapertura delle Gae improvvidamente e frettolosamente chiuse nel 2006.