Nonostante le richieste provenienti da più parti, allaVII Commissione culturadellaCamerasi è dato parere favorevole, alla ridefinizione degliorganicidegliATA, confermandoi taglidi 2020 posti, da decurtare secondo quanto già previsto nellaLegge di Stabilità 2015. Si trattadei tagli di cui i sindacati avevano chiesto più volte l'abrogazione. Cosa succederà ilprossimo anno, con il nuovo piano digitale?
Confermati 2020 tagli Ata
LaCommissioneha dato parere favorevole alla ridefinizione organica delpersonale Atasin dal2015/2016,trincerandosi dietro la scusa che in cambio si riconosceranno alcune garanzie quali ilmonitoraggio delletecnologie digitaliche sostituiranno il personale, ilriavviodelturno-overe l'ammissibilità dellesupplenzeanche nel caso diassenzeinferiori a dieci giorni.
Erroneamente si è pensato che i tagli di cui si parla fosseroulteriori 2.020,non si tratta dinuovi tagli, ma laconfermadi quelli già previsti nella legge di stabilità 2015. La previsione della suddetta riduzione era stata sottoposta all'esame dellaConferenza Unificataa ottobre, che aveva espresso parere negativo, anche l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI)l’Unione delle Province d’Italia(UPI)hanno manifestato la loro contrarietà a questi tagli, data l’insufficienza del numero dei collaboratori scolastici, rispetto al numero degli alunni con handicap. Persino ilConsiglio di Statoha dato parere contrario,ordinando al Ministero di modificare lo schema di decreto.
Tre anni di tagli per il personale Ata
Il Governo continua imperterrito nel suo convincimento di fare bene, tagliando i posti di lavoro non solo del personale Ata(si parla di47 mila posti in meno negli ultimi tre anni) anche in altri settori dalla sanitàalla sicurezza. Dove si andrà a finire di questo passo?
Intanto, nellesegreteriei disagi sono tanti: soprattutto laddove c'è più di un dipendente assente per malattie lunghe, adempiere alle scadenze è diventata una "mission impossible".
Le assenze deicollaboratori scolasticinon possono essere coperte nei primi sette giorni dimalattia, così nei plessi dove c'è solo un collaboratore capita anche che la Scuola resti chiusa per l'assenza del bidello. Per i tecnici, addirittura, esiste ildivieto assolutodisostituzionedegli assenti.
La scuola non è messa in condizione di funzionare: il Governo dovrebbe quanto menosbloccareal più presto lesupplenze,per dare respiro alle scuole con carenza di personale.
La promessa di farlo diventerà operativa? E riguarderà anche assistentiamministrativie tecnici? Quando si definiranno gli organici 2016/2017saremo di fronte ad una situazione analoga?
Il premier Matteo Renzi è stato criticato per i numeri della crescita occupazionale, che i sindacati considerano errati: se si pensa al blocco del turn over nelle PA, i tagli del personale Ata che hanno raggiunto la cifra di 47 mila posti in un triennio, la riduzione degli ospedali e dei posti letto, questi numeri sono ancora più inesatti. Per penalizzare gli assenteisti e i fannulloni, basterebbe licenziare quando ci sono gli estremi per farlo, non certo mettere in condizioni di non funzionare sanità e scuolanon operando le sostituzioni dei dipendenti assenti o riducendo gli organici del personale.