E' un concorso scuola che sarà solo per gli insegnanti abilitati e chi non lo è deve rimanere fuori, senza se e senza ma. Come riportato da 'Orizzonte Scuola', il sottosegretario al Ministero dell'Istruzione, onorevole Angela D'Onghia, nel corso di un suo intervento presso la VII Commissione Cultura alla Camera. L'unica possibilità per poter accedere ai prossimi concorsi resterà il possesso dell'abilitazione, a nulla varranno i ricorsi in Tribunale. L'esponente di Scelta Civica, a questo proposito, ha annunciato che, al più presto, il Ministero dell'Istruzione avvierà la procedura riguardante il terzo ciclo TFA: il nuovo percorso abilitativo darà la possibilità a qualche migliaio di insegnanti di terza fascia di poter ottenere l'abilitazione necessaria per potersi candidare al prossimo concorso.

Ultime news scuola, venerdì 8 aprile 2016: Miur si è costituito per revoca ammissioni docenti non abilitati

A proposito dello sbarramento imposto ai docenti non abilitati, il Miur ha provveduto a rispondere ad un'interrogazione parlamentare sollevata dall'onorevole Coscia: l'amministrazione centrale ha ribadito come il Tar del Lazio non abbia espresso il proprio giudizio sulla legittimità delle disposizioni impugnate. Il Miur è già intervenuto per ottenere la revoca dei decreti monocratici (ad oggi sono dodici, riguardanti 66 ricorrenti) motivando la propria azione giustificandola con il fatto che i ricorsi siano del tutto infondati. Il dicastero di Viale Trastevere si è appellato al comma 110 dell'articolo 1 della legge 107, in cui viene espressamente indicato che, per poter partecipare alla procedura concorsuale, costituisce requisito necessario il possesso del titolo di abilitazione.

Anief: 'Aspettiamo con serenità decisione del Tar: bisogna avere rispetto'

Pertanto, il Miur ha ribadito la propria intenzione di continuare ad adoperarsi nelle opportune sedi al fine di garantire la piena applicazione della legge 107 e a tutela dei docenti in possesso dell'abilitazione.

Anief, a questo proposito, ha commentato: 'Aspettiamo con serenità la decisione del Tar, occorre avere più rispetto per tutti quei docenti di terza fascia che sono chiamati ad insegnare, occorre avere rispetto dei giovani laureati, occorre avere rispetto delle sentenze dei Tribunali'.