Un ritorno alla Costituzione, così ha definito il concorso il ministro Giannini, ma prima di vedere quali saranno, a settembre, i primi effetti della nuova maxi selezione della Scuola pubblica italiana, con la salita in cattedra del primo terzo dei 63.712 docenti che verranno assunti nel prossimo triennio, occorre esaminare quanto successo finora.

Sì, perchè le oltre 86mila immissioni in ruolo autorizzate dal piano straordinario Miur sono servite a poco, per non dire a nulla, se consideriamo che il numero di supplenze è rimasto pressochè invariato rispetto all'anno scorso.

Lo ha spiegato con chiarezza da 'IlSole24ore' di oggi, venerdì 29 aprile 2016.

Ultime news scuola, venerdì 29 aprile 2016: assunzioni concorso per rimediare ad un errore madornale

Assunzioni che, in molti, hanno definito 'scriteriate', visto che il Miur non ha tenuto conto del reale fabbisogno delle singole scuole ma ha preferito 'alleggerire' le lunghe liste delle graduatorie ad esaurimento più affollate. Ne deriva che l'anno zero dell'organico potenziato ha 'regalato' a molte scuole, insegnanti di materie di cui non aveva affatto bisogno: così, per esempio, invece del docente di matematica, ne è arrivato uno di italiano. Ragion per cui, si è dovuto ancora una volta ricorrere alle supplenze annuali o fino al 30 giugno (chiamando docenti abilitati e non...) per coprire le materie deficitarie, mentre gli insegnanti neoassunti per il potenziamento sono stati, spesso, utilizzati per tappare i buchi dei colleghi di ruolo.

L'incognità mobilità peserà non poco sulle prime assunzioni da concorso

Il concorso, in pratica, cercherà di porre rimedio a questo errore marchiano (volontario o involontario, importa poco) commesso dal governo e dalla Buona Scuola: il fatto è che non si è tenuta in considerazione la questione legata alla mobilità speciale che ha posto in deroga il vincolo triennale di permanenza, sia per i 'vecchi' docenti di ruolo, sia per i neoassunti.

Morale della favola: a settembre assisteremo, ancora una volta, ad un 'ribaltone', ad una 'girandola' di cattedre che provocherà nuovo scompiglio e confusione. Non sarebbe stato molto più facile, aggiungiamo noi, procedere alla stabilizzazione diretta dei supplenti? Più facile sì, ma probabilmente meno 'conveniente' allo Stato. Riprendendo un celebre verso di una canzone di Vasco Rossi, 'Voglio trovare un senso a questa situazione, anche se questa situazione un senso non ce l'ha'.