Prima settimana piena di prove scritte del concorso Scuola e, se consideriamo tutto quanto accaduto in sette giorni, non osiamo immaginare cosa possa accadere da qui alla fine del mese quando il calendario delle prove scritte verrà completato. Più che dei quesiti e delle reazioni dei candidati, si è parlato soprattutto di disfunzioni organizzative e procedurali, oltre che di ricorsi, soprattutto di quelli. Un vero e proprio 'esercito' i ricorrenti, secondo i sindacati, tra docenti di ruolo, laureati, diplomati ITP non abilitati e diplomati magistrali con indirizzo linguistico; un 'numero piccolissimo', invece, secondo il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, che cerca in tutte le maniere di gettare acqua sul fuoco delle polemiche.

Ultime news scuola, venerdì 6 maggio 2016: Giannini 'Il concorso non si può revocare'

Nemmeno oggi, la responsabile dell'Istruzione italiana non ha potuto esimersi dal commentare la situazione concorso: infatti, a margine del convegno 'The State of The Union, tenutosi a Firenze (Palazzo Vecchio), il ministro Giannini ha colto l'occasione per rispondere, seppur in maniera sintetica e concisa, alle pressanti richieste dei sindacati che chiedono a gran voce la revoca del 'concorsone'. 'Non si può revocare il concorso' - ha ribadito ancora una volta l'onorevole - 'anche perchè bisognerebbe cambiare la Costituzione'.

Giannini: 'Bisognerebbe cambiare la Costituzione: si diventa insegnanti solo per concorso'

Parole che, a dir la verità, fanno da eco a quanto affermato pochi giorni fa dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il quale sottolineò come fosse la Costituzione ad imporre il reclutamento dei lavoratori della Pubblica Amministrazione tramite concorso.

'Per diventare insegnanti - ha ripetuto l'onorevole Giannini - occorre prima passare da una selezione nazionale chiamata concorso'.

A proposito del convegno, dedicato al ruolo della donna, il numero uno del Miur ha aggiunto come la scuola sia alla base di tutto, fondamentale per riuscire ad abbattere pregiudizi e stereotipi. 'Le ragazze devono osare, credere in se stesse e avere fiducia nelle loro capacità.'