Sono giorni di contrattazione per Miur e sindacati, che si confrontano sulla chiamata diretta dei docenti dagli ambiti territoriali alla Scuola e sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per il prossimo anno scolastico. Negli scorsi giorni la FLC CGIL aveva riferito che il termine ultimo dato dal ministero per trovare un accordo era stato stabilito in domani 14 giugno. Infatti, la UIL scuola ha riferito che proprio domani è prevista la chiusura del confronto e la firma del contratto. Ma qual è la situazione? Si è riusciti a trovare una accordo su tutto, o almeno un punto d'incontro?
Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2016/17: arriva la firma Miur-sindacati?
Il confronto tra i sindacati e i rappresentanti del Miur per la definizione del CCNI sulle utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie 2016/17 di docenti, educativi ed Ata, è proseguito nei giorni 8 e 9 giugno. Non cambia molto rispetto allo scorso anno, tranne alcuni aggiustamenti apportati all'art. 7 /(assegnazioni provvisorie dei docenti) e al comma 11 per i licei Musicali. La richiesta dei sindacati è che le assegnazioni avvengano su scuola e non su ambito territoriale.Èstato inoltre ricordato al Miur l'impegno preso quando si è sottoscritto il contratto sulla mobilità relativo alla tutela dei docenti nominati in fase B da GM (che possano richiedere l'assegnazione provvisoria su tutta la regione) e alla deroga che permetta al personale docente di sostegno di partecipare alla mobilità annuale interprovinciale senza vincoli.
Chiamata diretta e sequenza contrattuale
Nessuna apertura da parte del Miur sulla chiamata diretta dei docenti dagli ambiti alla scuola. Le intenzioni sono quelle di non rinviare l'applicazione della legge 107. La Uil, come gli altri sindacati, hanno ribadito il rifiuto di sottoscrivere un contratto che preveda la chiamata diretta deidocenti da parte del dirigente scolastico.
È stato chiesto al Miur di stabilire delle regole precise e che valgano per tutti (la sequenza contrattuale) che garantiscano la trasparenza della procedura e diano certezze ai docenti coinvolti. Il rinvio di un accordo in merito, sottolinea la UIL, non garantirebbe il regolare ed ordinato inizio dell'anno scolastico. Adesso non resta che attendere domani e vedere cosa succederà.
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