Il concorso Scuola 2016 ha dietro di sé un coro di voci di proteste che cresce di giorno in giorno. Matteo Renzi e Stefania Giannini, rispettivamente premier del Partito Democratico, ovvero la maggioranza in carica e il ministro Miur, hanno sempre difeso la loro creatura. Quest'ultima altro non sarebbe che il progetto Buona Scuola, ma a questo punto non è più lecito parlare solo di detrattori, ma qualcosa si è inceppato davvero nel progetto tanto agognato dalle due figure sopra citate. Numerose le critiche ed altrettanti i problemi ad esse legati: in realtà, come è di logica deduzione, prima nascono le problematiche e di seguito vengono le critiche.

Quella che illustriamo in quest'articolo è legata al ritardo legato alla correzione delle prove. Si era parlato dapprima di pochi giorni, poisi era fatto capo a qualche settimana, ma ora si apre uno scenario del tutto diverso. La realtà lascia basiti e non dà modo di capire per quale motivo si stia verificando questa situazione. Andiamo per ordine ed esaminiamo la situazione per gradi. Ogni regione è diversa dall'altra e la situazione sembra peggiorare di regione in regione, per l'appunto. Ma vediamo nel dettaglio a cosa ci stiamo riferendo.

Ritardo nella correzione delle prove scritte del concorso a cattedra 2016

È stato possibile nei giorni scorsi venire a conoscenza disostanziali ritardi nella correzione delle prove scritte del concorso docenti 2016.

La situazione sembra però sfociare in uno sfondo tragicomico. I candidati che hanno sostenuto le prove per la scuola dell'infanzia e primaria hanno visto un notevole ritardo nella correzione dei loro scritti. Si era parlato inizialmente dell'eclatante ritardo che si preannunciava per la Sicilia: la correzione delle prove sarebbe avvenuta solo entro settembre.

La motivazione era stata ricercata dai forfait che i commissari continuano a dare: forse per solidarietà verso i colleghi che hanno partecipato al concorso a cattedra 2016 in qualità di candidati, forse per i compensi troppo bassi, anche se poi la retribuzione è stata aumentata.

La motivazione reale non è ancora nota, la vicenda assume contorni che lasciano basiti.

I candidati dell'Umbria rischiano di non vedere la correzione delle proprie prove prima di novembre, data che ha trovato molti pareri contrastanti. Come è possibile che la tempistica subisca un tale balzo in avanti? In attesa di ottenere notizie in merito agli sviluppi sulla vicenda vi invitiamo a cliccare sul tasto “Segui” posto in alto per essere sempre informati sulle ultime informazioni legate al mondo della scuola.