Si accende la discussione alla Camera dei Deputati in merito alla verifica parlamentaresul Ddl povertà, in partenza proprio oggi nel suo iter alla Camera. Il confronto ha registratoil depositodi quasi duecento emendamenti, mentre le richieste di modifica da parte del Pd corrispondono aduna decina. Le due relatrici Anna Giacobbe e Ileana Piazzoni hanno aperto il confronto parlamentare. "Per superare la commistione tra previdenza e assistenzasi sono adottati provvedimenti nel corso degli anni: non torniamo indietro" ha sottolineatol'On. Giacobbe, spiegando che "c’è un grande bisogno di tenere, e far tornare, nella previdenza risorse per correggere errori e per costruire un futuro previdenziale più sicuro per chioggiè giovane".

In merito invece alla situazione che si trova ad affrontare chi resta disoccupato, "ci deve essereun sistema di ammortizzatori sociali fondato sulla mutualità, sempre tra imprese e lavoratori" nei casi in cui il rapporto lavorativo rimane comunque in essere. Mentre i sussidi pubblici devono andare a chi resta definitivamente senza lavoro, seppure la stessa On. Giacobbe ha ricordato che i sistemi presenti ad oggi sono insufficienti.

Dll povertà e riforma pensioni: aprire l'Inps ai lavoratori anziani

Strettamente legato al tema della lotta alla povertà e della disoccupazione resta anche la questione della rigidità attualmente presente nel sistema previdenziale pubblico. Un vincolo che di fatto crea effetti distorsivi sia dal punto di vista dell'occupazione, sia da quello strettamente pensionistico.

"I lavoratori anziani devono poter andare in pensione prima di quanto previsto dalla legge Fornero, soprattutto se non hanno lavoro" ha ribaditol'On. Giacobbe. "Molti rimangono intrappolati non dalla legge, ma dalle circolari dell’Inps, materia della quale il Presidente dell’Istituto immagino vorrà occuparsi” ha ricordatola Parlamentare, riprendendo un tema già trattato in diverse occasioni dalla Commissione lavoro e sul quale si resta ancora in attesa di un riscontro sia dal Governo che dallo stesso istituto di previdenza.

Reddito di inclusione: nel 2017 previsti 1,4 miliardi di euro

Per quanto concerne invece la riformadel welfare la Parlamentare ricorda gli sforzi fatti in favore del reddito di inclusione, una misura cardine all'interno delprovvedimento contro la povertà assoluta. "Prevede che i servizi assicurino la presa in carico delle persone, potendo contare su risorse comunitarie per la propria riorganizzazione" spiega l'On.

Giacobbe, evidenziandoche le persone saranno chiamate a non accettare passivamente l'aiuto di welfare ed a prendere degli impegni nei confronti della collettività. "Nel 2017 saranno disponibili circa 1 miliardo e 400 milioni di euro, che verrannotutti utilizzati per dare alle persone un sostegno economico. Non sono ancora sufficienti, certo; ma non è una “mancetta”: corrispondono a circa un quarto del necessario per arrivare a tutte le persone in povertà assoluta", ha concluso al riguardo la Parlamentare democratica.

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