Le promesse fatte vanno mantenute. L'onorevole Stefania Giannini, tre anni fa, nel corso di un'intervista rilasciata a Skuola.net, fece una specie di patto con gli studenti, una sorta di promessa: nell'eventualità in cui fosse diventata ministro dell'istruzione, avrebbe dato priorità a quelle che sono le esigenze degli studenti, i loro bisogni da soddisfare nel corso del loro percorso scolastico.
Tre anni dopo, Stefania Giannini è tornata a parlare a Skuola.net, cercando di fare un bilancio di quanto accaduto dal febbraio 2014 ad oggi: lo ha fatto, rispondendo alle domande poste dagli stessi studenti.
Ultime news scuola, sabato 9 luglio 2016: Giannini 'Dopo 3 anni, i conti tornano'
Naturalmente si comincia parlando di soldi, quei soldi che il governo ha stanziato con la Buona Scuola. 'Nel 2013 si parlò di 8 miliardi in cinque anni e si può dire che i conti tornino - ha dichiarato il ministro Giannini - sono stati previsti 3 miliardi di investimenti nella legge 107, a cui vanno aggiunti 4 miliardi come fondo per l'edilizia scolastica e uno per il Piano Nazionale sulla Scuola Digitale'.
A giudizio del ministro, sono stati soddisfatti i bisogni degli studenti proprio attraverso la digitalizzazione, l'edilizia scolastica, l'alternanza scuola lavoro e le scuole aperte d'estate: quattro punti fondamentali attorno ai quali lavorerà il governo, tre dei quali contenuti nella Buona Scuola.
'L'ultimo, quelle delle scuole aperte d'estate, è venuto dopo la legge 107 ma, in ogni caso, è un progetto che mi sta molto a cuore, un progetto nato per tamponare la dispersione scolastica - ha aggiunto la Giannini - Mi piace chiamarlo progetto educativo dell'aggregazione''.
Giannini: 'Nessun governo aveva dato così tanta importanza al diritto allo studio'
Il ministro ha ribadito, infine, l'importanza del diritto allo studio e l'impegno del governo verso questa direzione: 'Abbiamo incrementato parecchio il fondo per il diritto allo studio - ha dichiarato il responsabile del dicastero di Viale Trastevere - Nessun governo negli ultimi anni aveva posto una simile attenzione sul tema del diritto allo studio: il fondo è passato da 162 a 212 milioni'.