Prima festeggiano il superamento del concorso, poi arriva la beffa. La notizia è stata riportata dal quotidiano 'Repubblica' (cronaca locale di Bari) e gli sfortunati protagonisti sono i vincitori del concorso di arte e disegno, convocati per il pomeriggio di ieri, giovedì 8 settembre 2016, per firmare l'immissione in ruolo.

Ultime news scuola, 9 settembre 2016: beffa in Puglia, 60 vincitori di concorso per tre soli posti

Sessanta docenti provenienti da tutta la Puglia, coloro che sono riusciti a superare la criticatissima maxi selezione che aveva messo a disposizione ottantacinque posti: 'aveva', sì, è corretto usare l'imperfetto, perchè i 60 vincitori hanno scoperto che, in realtà, i posti disponibili sono solamente tre, secondo quanto recita la circolare 'beffa' diffusa dall'Ufficio Scolastico Regionale della Puglia.

Una notizia che ha letteralmente scioccato i professori anche perchè la graduatoria resterà in vigore solamente per tre anni e qui si prospetta il rischio di rimanere a bocca asciutta e di rifare di nuovo tutto. 'Qualcuno si è fatto male i conti' denuncia uno dei sessanta docenti vincitori del concorso, il professor Enzo Berardi 'Ci hanno costretto ad un'inutile trafila'.

Quello dei sessanta prof di disegno e arte, purtroppo, non resterà un caso isolato perchè il Miur ha certificato la mancanza di disponibilità per diverse cattedre nella Scuola secondaria di primo e di secondo grado.

Concorso docenti e assunzioni, è caos: 'colpa' delle operazioni di mobilità

A questo proposito, stanno giungendo da ogni parte d'Italia, diverse segnalazioni di questo tipo e il sindacato Anief ha già provveduto ad avviare ricorso al Tar del Lazio contro il decreto ministeriale.

Insomma, siamo nel caos più completo perchè, secondo Anief, questa situazione beffa si è venuta a creare in seguito ai trasferimenti dei docenti di ruolo e dalle conciliazioni disposte dallo stesso Ministero dell'Istruzione per riparare agli errori dell'algoritmo che ha gestito la mobilità.

Del resto, in tempi non sospetti, ovvero prima dell'uscita del bando di concorso, i sindacati avevano espresso le loro perplessità in merito al calcolo dei posti da bandire, proprio in ragione del piano straordinario di mobilità che ha coinvolto in tutta Italia oltre duecentomila insegnanti.

Il governo avrebbe dovuto tenerne conto, ma la Buona Scuola ha fatto ancora una volta finta di niente.