Le notizie Scuola di oggi, venerdì 13 gennaio 2017, sono quelle relative ad una sentenza emessa dalla prima sezione civile del Tribunale di Palermo che ha dato ragione ai genitori di uno studente che decisero di fare causa al Miur per il comportamento di una professoressa di inglese di un liceo scientifico che insultò il loro figlio.

Ultime news scuola, venerdì 13 gennaio 2017: la prof insulta lo studente e il Miur paga

I fatti risalgono ad alcuni anni fa, quando, in seguito ad un banale episodio, la professoressa pronunciò frasi particolarmente ingiuriose nei confronti del ragazzo come 'Sei uno str***o, ti senti un c******e mezzo' e 'non sei adatto a questa società'.

Lo studente, naturalmente, ne parlò immediatamente con i genitori che decisero di andare fino in fondo alla vicenda. Vennero, infatti, inviati, due esposti, uno indirizzato all'Ufficio Scolastico Regionale siciliano, l'altro al ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza, a capo del Miur in quel periodo.Il padre del ragazzo chiese addirittura al ministero se il linguaggio adottato dalla prof rientrasse in un nuovo programma didattico o, qualora non fosse così, quali provvedimenti sarebbero stati adottati per censurare un comportamento di questo genere.

La docente venne colpita da provvedimento disciplinare in seguito alle indagini effettuate dall'amministrazione centrale ma i genitori, evidentemente non ancora soddisfatti, decisero di inoltrare richiesta di risarcimento per danni morali, anche perchè, nel frattempo, il giovane fu costretto a cambiare scuola.

Tribunale Palermo: 'Non criminalizzare però i docenti perchè svolgono lavoro importante'

Il Tribunale di Palermo ha condannato il Miur al risarcimento di una somma pari a 5000 euro, che spetterà per metà ai genitori e per l'altra metà al minore, oltre ad altri 1.806 euro come indennizzo per il pagamento della retta per l'iscrizione del ragazzo in un liceo privato.

Il giudice, comunque, oltre a riconoscere la responsabilità dell'insegnante per gli abusi commessi, ha sottolineato anche come non si debba commettere l'errore di 'criminalizzare i docenti', in quanto essi svolgono, in ogni caso, un lavoro importante a cui non sempre viene dato il giusto valore.