Ancora una volta il mondo scolastico fa la sua comparsa, purtroppo, nelle pagine di cronaca. Ancora una volta un professore subisce un'aggressione da parte di un genitore. E' accaduto al liceo scientifico 'Dante Alighieri' di matera, dove, come riportato dal giornale 'Il Quotidiano del Sud, edizione Basilicata', il padre di una ragazza ha perso il proprio autocontrollo prendendo a pugni il professore di matematica e fisica, Michele Ruscigno.
Ultime news scuola, mercoledì 14 dicembre 2016: professore preso a pugni dal padre di un'alunna
Il 'movente' dell'aggressione è di facile intuizione: si tratta del rendimento scolastico della giovane, durante il primo trimestre.
L'aggressore è un cinquantanovenne di Matera che, non gradendo i voti affibbiati dal docente, ha pensato, così, 'di fargliela pagare', prendendo a pugni l'insegnante, colpendolo al viso e alla spalla.
Fortunatamente, un altro genitore, presente al colloquio Scuola-famiglia, è prontamente intervenuto, riuscendo a placare l'ingiustificata ira dell'aggressore che, dopo essersi 'ricomposto', ha deciso di uscire dall'istituto. Nel frattempo, però, sono stati chiamati gli agenti della Squadra Mobile della questura di Matera e un'ambulanza, al fine di prestare i primi soccorsi al malcapitato professore.
Si è reso necessario il trasporto all'ospedale 'Madonna delle Grazie', visto che il docente lamentava forti dolori alla spalla.
La ragazza non studia ma il padre aggredisce il professore
Per quanto riguarda i risvolti giuridici riguardanti l'aggressione, non vi sarà bisogno di sporgere querela, in quanto si procederà d'ufficio, visto che l'insegnante è stato aggredito nello svolgimento delle sue funzioni e in una struttura pubblica.
Il Quotidiano del Sud ha sottolineato la gravità dell'episodio, proprio perchè i primi esempi fortemente diseducativi, spesso, provengono proprio dalle famiglie. I tempi sono cambiati, purtroppo: oggi i genitori tendono sempre più spesso a dare la colpa ai professori e alla scuola, in generale, per lo scarso rendimento scolastico dei propri figli, arrivando sino al punto di usare le mani per difenderli.