In questi ultimi anni il fenomeno della disoccupazione in Italia ha portato il governo a dover intervenire su leggi e regolamenti inerenti al mondo del Lavoro e nello specifico, oltre a cambiare quelle che sono le modalità contrattuali, ha anche deciso di intervenire in merito al fenomeno del lavoro nero. Se in passato a rischiare era il titolare che usufruiva di lavoratori a nero, oggi le cose sono cambiate ed a rischiare una denuncia penale ed una multa da 5000 euro è anche il dipendente.

Il governo dice basta al lavoro nero

Che sia per obbligo o che sia per convenienza, il fenomeno del lavoro nero è uno dei problemi che il governo italiano ha intenzione di risolvere.

Proprio grazie all'inserimento della nuova legge sul lavoro, ossia il Jobs Act, è stato deciso che anche i soggetti che espletano un lavoro nero debbano essere puniti. In passato il lavoratore che veniva beccato attraverso eventuali controlli a lavorare senza la prevista regolarizzazione contrattuale, non rischiava nulla e proprio poichè la legge considerava quest'ultimo come parte debole, prevedeva l'obbligo nei confronti del titolare di regolarizzare nell'immediatezza la posizione lavorativa del dipendente.

Una maxi multa da 5000 euro per chi lavora a nero

Le leggi a tutela del lavoro hanno sempre agevolato il lavoratore dipendente, ma in considerazione del fatto che il fenomeno risulta tutt'oggi in continua crescita e che la gran parte dei soggetti che prestano lavoro nero non denuncia le irregolarità, ora il governo attraverso la nuova normativa ha deciso di mettere un freno alla sgradevole situazione.

Nello specifico, il lavoratore che accetta la posizione a nero, rischia una multa che va da 5.164 euro fino a 25.882 euro per aver dichiarato il suo eventuale stato di disoccupazione presso l'INPS o centro impiego, oltre alla denuncia per falsità ideologica commessa da privato cittadino. Mentre per chi ha usufruito di contributi da parte dello Stato, è prevista una denuncia penale per aver commesso il reato di indebita percezione di fondi dello Stato. Per il titolare è invece prevista una maxi multa che arriva ad un massimo di 36.000 euro per ogni lavoratore a nero.