Apriamo la nostra rubrica “Parola ai Comitati” con una nuova intervista a Guido Sagrillo, collaboratore del Comitato Opzione Donna Social.

Partiamo da un suo recente post riguardante le ricongiunzioni onerose: qual è lo scenario che si delinea per le lavoratrici potenzialmente interessate dalla misura?

Premesso che il mio post riguardava la possibilità di cumulo per poter aderire all'Opzione Donna, devo rimarcare che le leggi che regolano la materia sono vecchie e fanno riferimento a regole di pensionamento dell'epoca in cui sono state varate. Nel particolare di Opzione Donna, cioè calcolo contributivo, la legge del 2010, che ha immesso l'onerosità del cumulo, ha semplicemente rimandato alle vecchie leggi di calcolo senza considerare la particolarità' di OD.

Vuoi perché essendo OD una Opzione e vuoi perché il cumulo si richiede prima di optare, il calcolo viene fatto sul massimo ottenibile dalla richiedente, cioè il retributivo o misto. Se poi questa opta per il calcolo contributivo è una sua scelta e quindi amen. Stesso discorso per i riscatti, che possono pero' essere molto onerosi. Un riscatto di laurea o titolo equivalente solitamente si posiziona prima dell'inizio dei versamenti contributivi di lavoro e quindi in epoca “retributiva” come calcolo, e possono addirittura far rientrare le richiedenti nel retributivo se quel riscatto gli fa compiere i 18 anni di contributi al 31-12-95, e li son dolori!

Sappiamo che a tal proposito ha presentato anche una proposta di conteggio. Con quale idea alla sua base?

Più che un'idea, e' un sogno. Si dovrebbe pagare in base a cio' che si ottiene e non sul teorico massimo ottenibile. So che la Commissione Lavoro della Camera ( Gnecchi & Co.) ha presentato piu' di una volta interrogazioni al riguardo senza pero' ottenere risultati.

La legge del 2010 avrebbe dovuto tenere in considerazione la particolarità dell'Opzione Donna ma all'epoca pochissime donne ne usufruivano ed erano piu' impegnati a inserire la “finestra mobile”,la “aspettativa di vita” ecc. ecc. .Oggi tutti danno la colpa alla Fornero, ma parecchi grattacapi, per i pensionandi, provengono dalla Sacconi del 2010.

Infine, per quanto concerne il cumulo gratuito previsto all’interno della legge di bilancio, quale opinione ha maturato al riguardo?

Ritengo che sia stata una cosa “buona e giusta” e visto che l'Ape porta alla maturazione del requisito di vecchiaia non dovrebbe portare ad ostacoli nel suo utilizzo anche nella fattispecie. Per quanto riguarda il suo utilizzo per Esodati e Opzione Donna, spero si possa arrivare ad un giusto compromesso, sempre che ci sia la volontà politica e (vista la situazione attuale) i fondi per attuarla.

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