Il tema della disparità di genere torna al centro del dibattito previdenziale con la presentazione dell'indagine conoscitiva sulle disparità esistenti in materia tra uomini e donne, che si terrà nella giornata di domani presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio. Ad introdurre l'approfondimento saranno il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano ed il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, mentre l'On Maria Luisa Gnecchi, Capogruppo PD in Commissione Lavoro, si occuperà di presentare gli atti dell'indagine conoscitiva.

Pensioni, prosegue la discussione sull'aspettativa di vita

Nel frattempo prosegue anche la discussione sul tema dell'aspettativa di vita. Lo stesso Presidente della Commissione lavoro è tornato sulla vicenda per rispondere ai commenti rilasciati dal Presidente Inps Tito Boeri durante la sua relazione annuale. Il Parlamentare ha espresso parole positive per i dati riguardanti l'apporto dei migranti nel mantenimento dell'equilibrio dei conti previdenziali, ma ha dissentito sulla questione dell'Aspettativa di vita e del progressivo incremento dell'età di pensionamento che questa comporta. "Boeri afferma che bloccare l’adeguamento dell’età pensionabile agli andamenti demografici non è affatto una misura a favore dei Giovani.

Noi pensiamo esattamente il contrario" ha spiegato l'On. Damiano, ricordando che entro il 2050 i lavoratori rischiano di ottenere la quiescenza sulla soglia dei settant'anni.

Riforma previdenziale: pronti a battaglia su AdV

Stante la situazione appena illustrata, l'ex Ministro del Lavoro si è quindi detto pronto a battersi "per il blocco di un nuovo aumento dell'età pensionabile, al di là di quanto sostiene l'Inps".

Nel proprio intervento, ha ricordato che persino il Papa ha raccomandato alla politica di rendere più flessibile il pensionamento dei lavoratori in età avanzata, al contrario di quanto viene invece sostenuti dall'istituto di previdenza. Tutto ciò, senza considerare che anche la prossima rivoluzione digitale avrà un forte impatto sul mercato del lavoro.

Il Presidente Inps contrario al blocco degli adeguamenti

Sulla vicenda è utile ricordare anche la posizione già espressa dal Presidente Inps Boeri, che negli scorsi giorni si era detto contrario ad un blocco degli adeguamenti. Per l'economista, l'ipotesi equivarrebbe a "fiscalizzare una componente dei contributi previdenziali", spostando il loro carico all'inizio delle carriere dei più giovani assunti a tempo indeterminato. Per questo motivo, un simile provvedimento non sarebbe "a favore dei giovani", ma piuttosto scaricherebbe "sui nostri figli questo mancato adeguamento".

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