Dal 1° settembre entra in funzione il Polo unico delle visite fiscali gestito dall’Inps e scatta il giro di vite nei confronti dei ‘fannulloni’ della Pubblica Amministrazione. Con il passaggio delle competenze delle visite di controllo in caso di malattia dalle Asl all’istituto previdenziale, inserito nella riforma della Pubblica Amministrazione, sarà un computer ad analizzare le assenze dei dipendenti e decidere l’invio delle visite fiscali indipendentemente dalla richiesta dei dirigenti.

Un computer contro l’assenteismo: novità per le visite fiscali Inps degli statali

Con l’entrata in vigore del Polo unico delle visite fiscali, entrerà in funzione il sistema Savio, un software gestito dall’Inps che incrocerà i dati dei singoli lavoratori della Pubblica Amministrazione individuando, attraverso un algoritmo, i potenziali ‘fannulloni’ e predisporre nei loro controlli l’invio di visite fiscali indipendentemente dalla richiesta del dirigente responsabile, come avviene attualmente.

L’obiettivo dichiarato è quello di sconfiggere il fenomeno dell’assenteismo ‘strategico’ a ridosso dei weekend o delle festività.

Gli orari delle visite fiscali saranno, per gli statali, di 7 ore al giorno (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18), mente per i dipendenti privati rimane di 4 ore (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19), anche se si attende l’emanazione di un decreto per l’armonizzazione delle fasce di reperibilità tra settore pubblico e privato.

Come funzionerà il Polo unico per le visite fiscali Inps

Le novità che riguardano i lavoratori pubblici sul fronte delle visite fiscali sono state enunciate nel messaggio n. 3265/2017 dell’Inps e non si esauriscono con la possibilità dell’invio del controllo secondo le indicazioni di un software, ma prevedono anche la reiterazione della visita di controllo nel caso in cui il periodo di malattia si prolunghi e l’eventuale richiesta di visita medica ambulatoriale per quei dipendenti statali ammalati che risultino assenti dal proprio domicilio durante la visita fiscale.

Nel caso in cui le assenze dal proprio domicilio siano dovute all’effettuazione di visite specialistiche conseguenti alla patologia che ha determinato la malattia, queste dovranno essere comunicate preventivamente dal lavoratore al proprio datore di lavoro che provvederà, a sua volta, ad informare l’Inps.

Lo stesso messaggio dell’Inps specifica che la normativa sarà applicata a partire dal 1° settembre 2017 nei confronti dei dipendenti di tutte le amministrazioni statali, incluse le scuole, le amministrazioni a ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni e le Camere di commercio, includendo anche il personale della magistratura, della carriera prefettizia e diplomatica, oltre che docenti e ricercatori universitari, il personale delle autorità indipendenti, Banca d’Italia, Consob e Agcom.

Rimangono escluse le Forze Armate, i Vigili del Fuoco e i dipendenti degli enti pubblici economici, degli enti morali e delle aziende speciali.