Le ultime novità sulle Pensioni anticipate ad oggi 10 settembre vedono proseguire la discussione sull'aspettativa di vita e sui lavori di cura. Dalla Camera si citano infatti nuovi studi in grado di evidenziare gli eccessi di un calcolo esclusivamente ragioneristico in merito alla speranza di vita dei lavoratori. Mentre per quanto concerne il riconoscimento del ruolo delle donne è in corso di preparazione una nuova proposta sindacale, stante che quella avanzata dal Governo non è ritenuta sufficiente. Infine, da alcuni approfondimenti di stampa arrivano interessanti precisazioni anche in merito all'APE volontaria ed alla possibilità di portare in detrazione una parte dei costi sostenuti dal sottoscrittore.
Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Pensioni e aspettativa di vita: il tema acquista importanza
La discussione sull'Aspettativa di vita continua a restare accesa e ad offrire spunti di confronto. Dal Presidente della Commissione lavoro alla Camera è arrivata nella giornata di ieri una nuova presa di posizione, che ha fatto riferimento a "recenti studi, con i quali si evidenza che nei primi tre mesi del 2017 la mortalità è aumentata del 15%". Vi sarebbe quindi da tenere presente "un altro colpo alla crescita dell'aspettativa di vita, dovuta anche a fattori di crescita della povertà, come nel 2015". Sulla base di quanto appena sottolineato, l'On. Damiano chiede quindi "una correzione al ribasso dell'aumento di 5 mesi dell'età pensionabile, previsto nel 2019".
Sindacati: serve un riconoscimento universale
"Per le donne il Governo ha fatto una proposta che è parzialmente interessante, quella cioè di riconoscere 6 mesi per figlio fino ad un massimo di un biennio a coloro che possono accedere all'ape social". Ma l'ipotesi è ritenuta comunque insufficiente, visto che potrebbe andare a favorire l'uscita dal lavoro di una platea troppo contenuta (stimata in circa 4 o 5mila persone), ha sottolineato la Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan.
"Sono tante le donne che lavorano e che non possono accedere all’Ape social. Per questo noi abbiamo chiesto un riconoscimento universale della maternità". La sindacalista conclude quindi la propria osservazione sul punto ricordando che in Italia c'è anche un problema legato al basso numero di nascite, mentre portare l'età di uscita dal lavoro fino ai 67 anni si traduce nell'esatto opposto rispetto ad un riconoscimento del valore della maternità.
Pensioni anticipate e APE volontaria: con le detrazioni il costo scende fino all'1,4%?
Le ultime proiezioni del Sole 24 Ore stimano il costo effettivo dell'APE volontaria all'1,4%, grazie alle opzioni di tutela previste dal legislatore. Se da un lato infatti il lavoratore dovrà sostenere gli interessi del prestito, il premio assicurativo ed il contributo al fondo di garanzia, dall'altra parte potrà beneficiare di importanti detrazioni fiscali. Sarà possibile infatti portare in dichiarazione il 50% dei costi, con un impatto importante che portano le simulazioni del quotidiano economico a stimare un costo annuo inferiore ad un punto percentuale e mezzo. Nel frattempo il provvedimento prosegue il proprio iter di approvazione.
Al momento è atteso il via libera della corte dei Conti, prima di poter pubblicare definitivamente il testo del decreto in Gazzetta Ufficiale. Contemporaneamente dovranno arrivare anche le convenzioni con i circuiti bancari e assicurativi, oltre alla circolare Inps contenente il DPCM. Il provvedimento dovrebbe comunque divenire operativo entro la fine del mese o l'inizio di ottobre.
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