Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 27 ottobre 2017 vedono moltiplicarsi le prese di posizione in merito al tema dell'aspettativa di vita ed all'incremento di 5 mesi per l'uscita dal lavoro a partire dall'inizio del 2019. I sindacati sono stati convocati il prossimo 2 novembre dal Premier Gentiloni per discutere la situazione e per approfondire le altre tematiche riguardanti il comparto. Nel frattempo il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti è tornato a commentare la sentenza della Consulta in merito alle rivalutazioni ISTAT. Infine, dal Cods arriva una nuova richiesta di ragionevolezza in merito alle pensioni anticipate per le donne.

Scopriamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni e LdB 2018: il Governo convoca i sindacati il prossimo 2/11

Nel pomeriggio di ieri è arrivata la convocazione da parte del Governo ai sindacati, dopo che quest'ultimi avevano chiesto un incontro diretto con il Premier Paolo Gentiloni. I rappresentanti di Cgil, Uil e Cisl, riuniti in una piattaforma unitaria, sono attesi a Palazzo Chigi il prossimo 2 novembre 2017. In tale occasione saranno approfonditi gli interventi previsti all'interno della legge di bilancio 2018 riguardo il mercato del lavoro ed il comparto previdenziale.

Il Ministro del Lavoro torna sulla sentenza della consulta

Ieri Giuliano Poletti è tornato a commentare la sentenza della Consulta, con la quale è stata sancita la costituzionalità dei criteri di adeguamento delle pensioni all'inflazione decisi dal Governo Renzi nel 2015.

"Quando creammo il "Bonus" dovevamo mantenere un equilibrio tra il rispetto di una precedente sentenza e la tenuta del pareggio di bilancio", ha evidenziato il Ministro del Lavoro, spiegando le motivazioni alla base del meccanismo di funzionamento del nuovo sistema di adeguamento all'inflazione. "La legittimità della Consulta ci permette di ottenere un risparmio sui conti pubblici di quasi 30 miliardi", ha quindi evidenziato l'esponente del Governo, rimarcando la sostenibilità della misura.

Sull'aspettativa di vita l'ex Premier Renzi a favore di un rinvio

Anche l'ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi si è espresso a favore di un rinvio in merito all'innalzamento dei requisiti di quiescenza a 67 anni per l'applicazione dell'aspettativa di vita. Il Segretario del Partito Democratico ha preso posizione durante un intervento nella trasmissione televisiva "Porta a Porta", spiegando di ritenere legittimo che vengano incrociate "le esigenze di chi, ad esempio, fa un lavoro usurante.

Se si trovano soluzioni alternative, perché mandare in pensione la gente un anno dopo? Bisogna trovare un giusto equilibrio e usare l'Ape per quello", ha concluso l'esponente democratico.

Dal Comitato Opzione Donna Social si registra una nuova richiesta di ragionevolezza

Dal Comitato Opzione Donna Social arriva una nuova presa di posizione in merito al dibattito sui pensionamenti anticipati tramite l'opzione donna. "Ieri mattina nell'interessante trasmissione Radio Anch'io si è parlato di pensioni con autorevoli esponenti (Camusso-Fornero-Rosina-Brambilla) e sono intervenute anche alcune donne in relazione alla Proroga dell'Opzione Donna. Non aggiungo il mio personale commento, ma chi conosce la legge ed i suoi contorni nonché gli intrecci vari intervenuti dal 2004, quando la legge fu promulgata in avanti, e si renderà conto di quanto si possano strumentalizzare i concetti per fare in modo che acquisiscano "l'appeal" voluto", ha dichiarato Orietta Armiliato.

"Soprassiedo anche circa la questione della visibilità data dai media a questa istanza e soprattutto delle assunzioni sulle promesse fatte dal Governo... Quello che si dovrebbe apprezzare e che ci si aspetta da parte di tutti, in special modo di chi si batte per un desiderata (perché la proroga di OD non è un diritto ma un desiderio), è l'onestà intellettuale che oggi, con questi interventi, ho visto latitare", ha quindi concluso la fondatrice del CODS.

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