Nella giornata di ieri è partito il nuovo tavolo tecnico di confronto tra Governo e sindacati in merito all'applicazione dell'aspettativa di vita da gennaio 2019 ed alle altre tematiche ancora da affrontare riguardanti il comparto previdenziale. A tal proposito, non si sono fatte attendere le prime reazioni dei rappresentanti della piattaforma sindacale (Cgil, Cisl e Uil), che hanno sottolineato però quanto il contesto appaia difficile. Facciamo insieme il punto della situazione al riguardo per capire in che modo sta evolvendo la discussione e quali sono gli scenari che hanno maggiore possibilità di realizzarsi al momento.
Pensioni e nuovo tavolo tecnico: dalla Cgil si chiede di dare risposte vere ai problemi
A parlare per la Cgil è il Segretario Generale Ivan Pedretti, che ricorda prima di tutto la necessità di arrivare ad un risultato concreto per i lavoratori. "Bisogna portare avanti con serietà e determinazione il confronto con il governo sulle Pensioni e fare di tutto per trovare un accordo che dia delle risposte vere ai tanti problemi che sono sul tavolo, a partire da quello dell'età pensionabile", ha evidenziato il sindacalista nella serata di ieri. A tal proposito, la Cgil chiede di dare seguito agli accordi sottoscritti lo scorso anno, distinguendo il trattamento previdenziale in base al tipo di lavoro svolto e rivedendo il meccanismo di adeguamento all'aspettativa di vita.
Ma Pedretti richiama anche agli altri problemi da risolvere, ovvero "i temi della pensione per i giovani, del riconoscimento del lavoro di cura, della separazione tra assistenza e previdenza e del recupero del potere d'acquisto delle pensioni". Dal punto di vista della discussione in essere, si ricorda invece la necessità di "trattare fino in fondo e tenere unito il fronte sindacale", mentre sullo sfondo resta sempre in essere l'opzione del ricorso alla mobilitazione generale qualora le risposte in arrivo dall'esecutivo non dovessero risultare soddisfacenti.
Per la Uil la strada del confronto "resta molto in salita"
Anche il commento in arrivo dal Segretario confederale della UIL Domenico Proietti appare carico di preoccupazione. Il sindacalista evidenzia come sia attesa per la giornata di oggi la risposta dettagliata del Governo sull'aspettativa di vita, ma rimane implicita la volontà di non voler affrontare tutti i temi della fase 2.
In merito invece alle recenti dichiarazioni del Presidente Istat Giorgio Alleva sull'aspettativa di vita, si sottolinea che quanto riferito coincide rispetto alle affermazioni precedenti dei sindacati. "Secondo Alleva per l'esclusione dall'automatismo occorre valutare non solo le categorie ma il percorso del lavoratore e questo comporta un'analisi specifica [...] Il governo non intende fare in questa fase una proroga dello scatto automatico, ma e' di tutta evidenza che servirebbe un arco di tempo per compiere un'analisi categoria per categoria", ha concluso il sindacalista.
Cisl: su categorie da escludere "lavoro importante e tempi stretti"
Riguardo il nuovo tavolo tecnico aperto con il Governo la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan ha espresso un commento di cautela sia rispetto la contrattazione che il possibile esito.
"Ci stiamo lavorando, vedremo alla fine di questa settimana" ha puntualizzato la sindacalista, ricordando che il prossimo 13/11 ci sarà un incontro con il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Nel frattempo, si cercherà di capire "cosa si riuscirà a realizzare", pur tenendo presente che il tempo per riuscire ad affrontare la questione resta "molto ristretto". Bisogna infatti trovare un accordo su come identificare le categorie che non saranno coinvolte dall'incremento di cinque mensilità per l'AdV, ma restano da risolvere anche le questioni relative alle altre problematiche che affliggono il comparto. Da parte sindacale, si sottolinea come il lavoro sia molto importante ed i tempi stretti, "ma noi lo facciamo con grande impegno e grande serietà".
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