Mercoledì 20 dicembre sarà una data chiave per il rinnovo del contratto degli statali. Domani i sindacati e Aran, l'agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, si incontreranno per la firma sul rinnovo. Il governo auspica che tale evento arrivi prima di Natale. Una data simbolica, valida però soltanto per alcune determinate categorie di dipendenti pubblici. I comparti inizialmente interessati sarebbero i ministeri, l'Inps, l'Inail e le Agenzie fiscali. Sono dunque giorni cruciali per migliaia di lavoratori occupati nella pubblica amministrazioni, pronti a festeggiare un rinnovo molto atteso.

Bonus extra per i redditi più bassi

Come riporta IlGazzettino.it in un articolo a cura di Andrea Bassi, il rinnovo del contratto per i dipendenti statali riserverà delle piacevoli sorprese ai lavoratori sotto l'Albero di Natale, salvo dietrofront improvvisi. Oltre al bonus di 85 euro lordi promesso in passato dal governo, gli statali con il reddito annuo più basso dovrebbero ricevere un bonus-extra. Sull'importo esatto non vi è ancora certezza, mentre appare logico ritenere che i beneficiari saranno gli stessi del bonus Renzi, ovvero tutti coloro che percepiscono un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi.

All'interno del rinnovo dovrebbe trovare spazio anche una misura che prevede dei super premi ai lavoratori della Pubblica Amministrazione più bravi.

L'ipotesi più accreditata è che i dipendenti statali più meritevoli ricevano un premio maggiorato del 30 per cento rispetto ad uno normale. Il premio non potrà essere corrisposto a tutti, in quanto è destinato al 30 per cento dei dipendenti dell'intera PA, dunque 3 lavoratori su 10, a patto che siano realmente meritevoli. I candidati ideali sono coloro che ottengono voti molto alti nei procedimenti di valutazione.

Tutti gli altri dovranno accontentarsi dei due bonus previsti.

I disincentivi per gli assenteisti

La categoria degli assenteisti rappresenta ancora oggi una ferita per la pubblica amministrazione. Il nuovo rinnovo del contratto degli statali prevede disincentivi per chi si assenta dal lavoro in misura maggiore di quanto potrebbe.

Le riduzioni delle risorse a titolo di premio non varranno esclusivamente per l'assenteista, ma anche per tutto l'ufficio di appartenenza. La misura andrà a colpire dunque il collettivo e non il singolo. Le decisioni saranno assunte da un organismo costituito da rappresentanti dell'amministrazione e del sindacato, chiamato a valutare il comportamento di ciascun dipendente.