Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 21 marzo 2018 vedono arrivare reazioni fortemente critiche alle prese di posizione giunte dal FMI tramite un recente working paper, tanto che c'è chi parla di falso ideologico in merito al dato sul peso della previdenza rispetto al PIL italiano. Nel frattempo dal CODS arrivano interessanti spunti sulla fuga dei pensionati all'estero e sul ricalcolo totalmente contributivo dell'assegno, mentre sul cumulo continua purtroppo a permanere una difficile situazione di stallo. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Damiano (PD): i dati del FMI sono un falso idelologico

Arriva una dura presa di posizione dell'ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano rispetto ai dati diffusi dal FMI sul comparto previdenziale. "L'analisi sull'incidenza della spesa pensionistica sul PIL è un falso ideologico” spiega l'esponente democratico, indicando che a suo parere si tratta di "nient’altro che il tentativo di aprire la strada ad un ulteriore taglio della previdenza da parte di una istituzione da sempre non neutrale, come l’FMI, che ha una chiara impostazione liberista”. L'esponente democratico richiama quindi alla necessità di dimostrare "almeno un po’ di onestà intellettuale e ricordare che in Italia la previdenza e l’assistenza si sommano [...] Ma non basta: si dimentica che la tassazione sulle pensioni è tra le più alte d’Europa e vale ogni anno 43 miliardi di euro che vengono restituiti allo Stato".

Ghiselli (CGIL): il sistema previdenziale è in equilibrio

Il Segretario Confederale della CGIL Roberto Ghiselli ha commentato la recente presa di posizione del working paper pubblicato dal FMI, dichiarando la propria contrarietà rispetto alle conclusioni raggiunte dai tecnici. "Il sistema previdenziale italiano è in equilibrio oggi e in prospettiva, al netto delle imposte e degli altri elementi impropriamente computati come spesa previdenziale".

Stante la premessa, il sindacalista ha quindi spiegato che "questo vale in particolare per il Fondo pensione lavoratori dipendenti. Pertanto le previsioni del Fmi sono del tutto infondate ed è sospetta la tempistica con cui sono state diffuse". Secondo Ghiselli è invece essenziale puntare al superamento della legge Monti - Fornero, proseguendo il percorso già avviato negli ultimi anni con le proposte avanzate dalla piattaforma sindacale.

Proietti (UIL): non è vero ciò che sostiene l'FMI

"Non e' vero come sostiene l'FMI che la spesa pensionistica in Italia è del 16% rispetto al Pil. Questo dato è falso". Lo dichiara il Segretario Confederale della UIL Domenico Proietti, evidenziando che "la spesa per le pensioni in Italia è dell'11% sul PIL, perfettamente in linea con quella degli altri Paesi dell'UE. Anzi" prosegue il sindacalista, "un punto in meno della Francia e mezzo punto meno della Germania". Proietti ha quindi evidenziato che la UIL "si batterà per reintrodurre elementi di equità e giustizia nel sistema pensionistico, continuando a modificare la legge Fornero". Il riferimento va alla Fase 3 della previdenza, che si dovrà concentrare su flessibilità, sostenibilità degli assegni e disparità di genere.

Dal CODS l'opinione delle donne sui pensionati all'estero

Rispondendo ad un sondaggio avviato dalla nostra pagina "Riforma pensioni e lavoro" e condiviso sul CODS dall'amministratrice Orietta Armiliato si è palesato uno spaccato dell'opinione delle donne iscritte in merito al fenomeno della fuga dei pensionati all'estero. In diverse hanno espresso la tentazione di partire, pur sottolineando che la questione si scontra contro gli ovvi vincoli affettivi. La soluzione potrebbe però apparire interessante soprattutto se si considera che il pensionamento anticipato tramite opzione donna ricorre al ricalcolo totalmente contributivo. In questo senso, l'assoggettamento ad un sistema impositivo più leggero potrebbe compensare almeno parzialmente la penalizzazione subita con il metodo di conteggio dell'assegno.

Ancora lontano il cumulo gratuito dei contributi

Nonostante le premesse delle ultime settimane indicassero che la situazione fosse ormai prossima a sbloccarsi, la distanza tra Inps e Adepp in merito alla gestione dei costi amministrativi sulle pratiche continuano a tenere in fase di stallo le domande di pensionamento dei lavoratori in regime di cumulo. È così che i richiedenti sono il vero e proprio vaso di coccio in mezzo ai due vasi di ferro, con tutti i risvolti negativi del caso. Tutto ciò mentre all'orizzonte non si profila una facile soluzione. Se il Presidente dell'Inps invita gli iscritti ad aumentare il pressing sulle proprie casse, dall'Adepp si minacciano conseguenze legali tramite eventuali ricorsi giudiziari.

Aspettando che si capisca come si possa risolvere l'impasse, c'è chi continua ormai da mesi a restare senza pensione e senza stipendio, essendosi licenziato per poter entrare in quiescenza.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro" in merito alle ultime novità sul comparto previdenziale riportate nell'articolo