Anche quest'anno si avvicina il periodo di pagamento della 14ma mensilità, una scadenza che però non include necessariamente tutta la platea dei pensionati, ma solo chi presenta precisi requisiti. Vediamo insieme le informazioni chiave da conoscere al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
14ma mensilità: le modifiche relative alla LdB dell'anno scorso
Partiamo con il ricordare ai lettori che la quattordicesima mensilità ha visto un'importante estensione dei potenziali beneficiari con l'approvazione della legge di bilancio dell'anno scorso.
Un impianto che ovviamente produce i propri effetti anche per il 2018 e (salvo nuovi aggiornamenti normativi), per il futuro. Al riguardo dobbiamo sottolineare che i requisiti meno stringenti hanno permesso di accreditare nel 2017 la mensilità a circa 3,5 milioni di persone. Iniziamo quindi da un'analisi su come sono cambiati i vincoli rispetto agli anni precedenti.
Ecco i destinatari della quattordicesima nel 2018
Esistono due vincoli al pagamento della 14ma mensilità. Il primo è di tipo anagrafico, mentre il secondo riguarda invece l'aspetto reddituale. In merito all'età, il pensionato dovrà aver maturato almeno 64 anni. Il requisito economico riguarda invece il valore complessivo del reddito, che deve risultare non superiore al doppio del trattamento minimo destinato ai fondo dei dipendenti (cioè poco più di 500 euro al mese).
Il limite reddituale annuo per il 2018 non può quindi oltrepassare le 13192,92 euro. Da notare che il conteggio viene effettuato sulla base del singolo pensionato (e non quindi a livello coniugale o familiare).
Come varia il calcolo della 14ma mensilità
Se avete verificato di avere i parametri utili per poter beneficiare della quattordicesima mensilità, vi starete probabilmente chiedendo a quanto potrà ammontare. Anche in questo caso, il conteggio effettuato dall'Inps può variare sulla base di differenti fattori, come il tipo di assegno (ex dipendente o autonomo), l'anzianità di contribuzione ed il già citato vincolo reddituale. Gli importi aumentano al diminuire del reddito ed al crescere degli anni di versamenti, così per i redditi inferiori a 9894,69 euro e con un'anzianità contributiva fino a 15 anni (18 per gli autonomi) si percepiscono 437 euro, dai 15 ai 25 anni (da 18 a 28 per gli autonomi) si sale a 546 euro, mentre oltre i 25 anni (oltre 28 per gli autonomi) si arriva a toccare i 655 euro.
Chi supera la soglia reddituale indicata in precedenza percepisce invece 336 euro fino a 15 anni di contribuzione (18 per gli autonomi), 420 euro fino a 25 anni (28 per gli autonomi) e 504 euro oltre ai 25 anni di lavoro (28 per gli autonomi).
Le informazioni relative alla data di pagamento
Infine, per quanto concerne la data di pagamento, questa è fissata al prossimo 2 luglio 2018. Se si rientra tra gli aventi diritto non è necessario inoltrare alcuna richiesta all'Inps, che provvederà in autonomia ad effettuare il versamento in favore del pensionato. Per chi maturerà i requisiti a partire dal mese di agosto di quest'anno, il versamento sarà invece effettuato nel mese dei dicembre.
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