Riceviamo e pubblichiamo in anteprima per la nostra rubrica "Parola ai Comitati" il nuovo punto della settimana da parte della fondatrice del Comitato Opzione Donna Social Orietta Armiliato. "Non credo proprio che l’essere volgari, rancorose, rissose, grette così come l’esternare continuamente il proprio livore verso persone o situazioni, possa essere utile ad ottenere maggior considerazione o ad essere ascoltate più attentamente [...] in questi ultimi mesi vissuti in clima di campagna elettorale imperversante ovunque a cominciare dai social passando per la stampa ad arrivare alla tv, si sono potuti rilevare atteggiamenti verbali particolarmente aggressivi e rancorosi proprio da parte della platea femminile che, purtroppo, non aiutano a cancellare quell’odioso modello nel quale siamo riconosciute dai più", evidenzia Armiliato.

Pensioni e lavoro: genere femminile bistrattato

"Incontrovertibilmente" prosegue la fondatrice del CODS, gli ultimi mesi hanno visto essere "proprio il genere femminile quello maggiormente bistrattato sia rispetto al lavoro sia alla previdenza sia al ruolo sociale in generale e, siccome ne siamo tristemente consapevoli, stiamo tentando, con gli strumenti che abbiamo, di essere motore di quel cambiamento auspicato per l’universo donna, cercando di portare almeno qualche piccola ma sensibile miglioria in ambito previdenziale. Però, ripeto, non è maledicendo questo o quell’altro deputato o senatore o Premier o partito che possiamo concorrere ad arrivare al nostro obiettivo che, nella fattispecie, è cercare di valorizzare tutto il lavoro occulto del quale il popolo femminile si fa carico senza che però sia considerato qualificante in maniera tangibile; cosa che fra l’altro potrebbe avvenire facilmente riconoscendo, ad esempio, anni di contribuzione e/o di sconto sull’età anagrafica necessaria a raggiungere la quiescenza".

Necessario concretizzare le proposte inserite nei programmi elettorali

"Abbiamo avuto modo di prendere atto dei capitoli inseriti nei programmi elettorali che in molti hanno sbandierato fino a qualche settimana fa, salvo poi incominciare a capire che magari... in effetti... non è che poi si potranno effettivamente concretizzare, almeno non tutti e almeno non subito", evidenzia Armiliato.

"Dunque, al momento, non possiamo fare altro che attendere gli eventi politici che porteranno ad avere un esecutivo operativo al quale poter proporre le nostre istanze, ma, nel frattempo, senza esacerbare ed esacerbarci gli animi, cerchiamo di capire quali strade si potranno realisticamente percorrere per poter migliorare le condizioni previdenziali delle donne, avendo ben presente sia quali siano le condizioni delle casse dello stato e dunque le risorse disponibili (il DEF è alle porte) così come dobbiamo tentare di immaginare quali potrebbero essere gli scenari possibili e dunque l’indirizzo che potrà dare chi, alla fine di questo stallo, avrà la maggioranza per governare rispetto alla questione pensionistica, al tema previdenza che ci coinvolge e...

non poco. Il suggerimento dunque è: documentiamoci, seguiamo le vicissitudini politiche post elezioni che per ora a nulla hanno portato, cercando di mantenere un atteggiamento oggettivo e propositivo. In fondo... non può piovere per sempre“.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "riforma Pensioni e lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro e previdenza riportate nell'articolo.