Dopo un lungo periodo di attesa, finalmente il cedolino con emissione speciale che riguarda arretrati inerenti al nuovo C.C.N.L ,siglato il 19 aprile 2018, è in pagamento. Come Blasting News aveva comunicato nei giorni scorsi, per il mese di maggio 2018 erano previsti due cedolini, uno ordinario che riguardava lo stipendio (si può visualizzare sul portale NoiPA) e l’altro cedolino con emissione speciale che sarebbe stato accreditato entro fine mese.

NoiPA, esigibilità cedolini degli arretrati

Gli arretrati per il reparto scuola sono in pagamento e saranno esigibili per il 24 maggio 2018, così ha comunicato il sindacato UIL Scuola Puglia, che ha dichiarato che il Dipartimento del Tesoro ha informato attraverso una comunicazione che gli arretrati per docenti e personale ATA rinvenienti dall’applicazione del CCNL, saranno erogati il 24 maggio 2018.

Altre fonti invece dicono che in questi giorni il portale NoiPA sta provvedendo a caricare i cedolini e saranno esigibili il 25 maggio 2018. Da queste ultime notizie, si deduce che, in entrambi i casi, i cedolini sono comunque pronti e verranno presto caricati, si attende solo una comunicazione ufficiale da parte del portale NoiPA.

NoiPA, gli arretrati da gennaio 2016 a maggio 2018 anche per supplenti

Molti dipendenti, tra cui docenti e pesonale ATA, si chiedono se agli arretrati verranno aggiunti i mesi del 2018 con maggio incluso; ebbene, le somme degli arretrati sono relative al periodo del triennio gennaio 2016-maggio 2018. Per gli aumenti, invece, è necessario aspettare ancora un mese, come ci ha comunicato nei giorni scorsi NoiPA, e saranno aggiunti sullo stipendio di docenti e personale ATA da giugno 2018.

Quindi alle tabelle degli arretrati messe a disposizione dai sindacati, che prevedevano una somma totale degli arretrati che andava dai 400 euro ai 700 euro, si devono aggiungere i mesi che vanno da gennaio a maggio 2018, in pratica dai 255 euro ai 330 euro in più. Si ricorda che gli arretrati verranno corrisposti anche ai supplenti del personale scuola che hanno avuto (o che hanno) contratti a tempo determinato, ovviamente saranno conteggiate sul totale degli arretrati solo le ore effettive di lavoro inerenti al periodo di supplenza.

Siamo quindi arrivati alla fine di questa lunga storia che tra polemiche e malcontenti sembrava non avere fine, infatti molti dipendenti statali non ci speravano nemmeno più, ma non si può sicuramente parlare di “lieto fine” visto la somma irrisoria.